di Gianluca Albanese
SIDERNO – Una seduta lampo quella del consiglio comunale che ha avuto luogo giovedì pomeriggio, nonostante un ordine del giorno con ben undici punti. Il motivo è da ricondursi nella scelta dei due gruppi di opposizione di disertare i lavori, in segno di polemica dopo il carteggio intercorso col presidente del consiglio comunale Alessandro Archinà, al quale i consiglieri de “La Nostra Missione” e “Siderno 2030” avevano chiesto di intervenire a tutela di chi, tra essi, si è sentito attaccato da alcuni commenti e “post” su Facebook del responsabile del settore “Lavori Pubblici” dell’Ente ingegner Alessandro Candido. La richiesta era pervenuta nei giorni scorsi via Pec e il presidente Archinà ha sostanzialmente risposto che non rientra nella sua sfera di competenza dirimere controversie nate al di fuori dei lavori consiliari, demandando alla Segretaria Generale dell’Ente Antonella Criaco ogni valutazione sull’opportunità o meno di ricorrere a provvedimenti disciplinari nei confronti dell’ingegnere. I gruppi di opposizione hanno risposto lamentando quella che hanno definito “mancanza di agibilità democratica” (che Archinà ha ritenuto di aver garantito), visto che avrebbero preferito un dibattito in aula sul tema, piuttosto che una trattazione della problematica all’interno degli uffici comunali, optando per l’assenza polemica dalla seduta consiliare di ieri.
Dopo la ricostruzione del carteggio da parte di Archinà, la sindaca Mariateresa Fragomeni ha definito “singolare invocare un dibattito per poi disertare la seduta consiliare. Quest’assenza – ha proseguito – non fa bene a Siderno e auspico un pronto rientro in aula delle opposizioni. Per quanto mi riguarda – ha concluso – rinnovo la mia disponibilità al dialogo, pur nell’ambito delle mie competenze”.
Quindi, si è dato vita a una serie di relazioni sui punti all’ordine del giorno, prive di contraddittorio e con ovvie votazioni unanimi della sola maggioranza. A cominciare dalla salvaguardia degli equilibri di bilancio “che – ha detto l’assessore al ramo Pietro Sgarlato – viene assicurata col ricorso a mezzi ordinari come il fondo contenzioso per debiti fuor bilancio” e l’assestamento generale di bilancio “con variazioni di spesa in aumento coperte da contributi vari per 260.293 euro”.
Con altrettanta rapidità sono stati riconosciuti sette ulteriori debiti fuori bilancio, per sentenze varie e un decreto ingiuntivo emessi dalle aule di giustizia, per complessivi € 61.095,47.
Per ragioni di garbo istituzionale (vista l’assenza dei consiglieri di opposizione) è stata rinviata alla prossima seduta la nomina di due consiglieri comunali (uno di maggioranza e uno di opposizione) nella rinnovata Consulta Cittadina, mentre la seduta si è conclusa con la comunicazione, da parte della Segretaria Criaco della deliberazione della Corte dei Conti n. 59/2022 “relativa – ha spiegato – al rendiconto 2018/2019 e già trasmessa agli uffici per definire le misure correttive entro i sessanta giorni previsti”.