di Gianluca Albanese
SIDERNO – «Ogni mattina tengo d’occhio la stampa nazionale; in particolare “Il Fatto Quotidiano”, perché se il “Fatto Quotidiano” prende una piega significa che si sta muovendo qualcosa. Se nemmeno il “Fatto Quotidiano” prende posizione, significa che le cose sono circoscritte a livello locale».
Al sindaco di Siderno Pietro Fuda (pesantemente chiamato in causa dalle dichiarazioni rese nell’interrogatorio al Pm Giuseppe Lombardo dall’ex sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Alberto Sarra – attualmente sottoposto a custodia cautelare nell’ambito del procedimento “Mammasantissima” – che ha definito il primo cittadino come “Parte di un sistema denominato “ndrangheta invisibile” insieme ad altri politici tra cui l’ex presidente della Regione Scopelliti e l’ex deputato Paolo Romeo), non è bastato, nel replicare all’invito rivoltogli dai consiglieri di Centrodestra, Volo e Pd a riferire in aula sulle suddette dichiarazioni, ribadire che «In quattordici anni non ho ricevuto alcun avviso di garanzia e ho molta fiducia nel lavoro della magistratura perché so che nulla emerge dalle intercettazioni telefoniche o ambientali» o che «Non c’è un solo atto d’indirizzo politico e amministrativo da parte mia che possa essere ricondotto ad attività men che lecite». No.
Secondo il sindaco di Siderno, la cartina di Tornasole è costituita dalla mancata campagna mediatica ai suoi danni da parte del quotidiano diretto da Marco Travaglio che, evidentemente, Pietro Fuda considera una sorta di “house organ” della magistratura inquirente.
L’intervento integrale del sindaco è stato ripreso da Lente Locale.
Intanto, il suo vice Anna Romeo, sulla quale i consiglieri Carlo Fuda e Mariateresa Fragomeni hanno posto una questione d’incompatibilità, visto che risulta difensore di un imputato del processo “Acero-Krupy” nel quale il consiglio comunale di oggi ha deciso per la costituzione di parte civile, ha detto in aula di aver già comunicato formalmente la rinuncia dell’incarico di avvocato difensore «Per ovvie ragioni di opportunità» anche se sia il consigliere forzista Pietro Sgarlato che il capogruppo Mariateresa Fragomeni, hanno replicato che non avrebbe dovuto accettare l’incarico di difensore dall’inizio, visto che quando l’operazione è scattata la Romeo era già in carica.
Ecco il video integrale dell’intervento di Anna Romeo
La cronaca completa del consiglio comunale di oggi sarà resa nel servizio della nostra Emanuela Alvaro.