(foto di Enzo Lacopo)
di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Federica Dieni, Dalila Nesci, Paolo Parentela e Nicola Morra, in Piazza Portosalvo per raccontare la propria esperienza, per spiegare ciò che significa per il Movimento Cinque Stelle fare politica, in Italia così come in Europa. Una Piazza Portosalvo che, per qualche ora, non è stata ad esclusivo appannaggio del M5S, ma anche del Partito Democratico che, montato il proprio gazebo, fino a qualche minuto prima dell’inizio del comizio, ha fatto propaganda per i propri candidati alle elezioni europee.
{loadposition articolointerno, rounded}
Una situazione singolare che, in particolare ai grillini di Siderno, non è certo piaciuta. Nino Tarzia, un membro del M5S cittadino, ha chiamato i Carabinieri per capire ciò che stesse succedendo. Di fatto entrambi erano in possesso di un’autorizzazione che li legittimava ad occupare la piazza.
Tarzia, tuonando contro chi ha permesso che ciò accadesse, commissione straordinaria e dirigenti comunali, ha sottolineato come fosse poco opportuna la presenza del Pd in quel contesto, una piazza chiesta molto tempo prima e per tutta la giornata e poi, e questa è stata una costatazione di diverse persone, per l’ordine pubblico. Non è accaduto nulla, ma di sicuro non è lo scenario migliore in queste situazioni.
Sul palco, ringraziando quanti hanno deciso di ascoltarli, la piazza non era piena, ma le presenze non sono da sottovalutare, i “portavoce” al Parlamento, raccontando come ci sono arrivati e quanta importanza in questo percorso ha avuto la democrazia partecipata, “tradotti” da una conoscitrice del linguaggio dei segni, si sono soffermati su clima che si respira in Parlamento, di quanta poca diversità ci sia tra Partito Democratico e il Centrodestra nelle sue differenti rappresentazioni, per entrambi a prevalere l’ipocrisia, di fronte a realtà come Siderno, lasciate sole ad affrontare una crisi economica devastante.
Hanno raccontato ai presenti le pressioni affinché le votazioni per l’espulsione di Genovese venissero spostate a dopo le elezioni e di come con il contentino degli 80 euro, il risultato che si cerca di conseguire e quello di ottenere un numero maggiore di voti.
Sconosciuti sicuramente rispetto a politici come Berlusconi o Scopelliti, si sono detti fieri di esserlo in particole alle Procure di tutta Italia.
E poi l’Europa e di quanto sia importante eleggere chi possa essere incisivo con il proprio lavoro. Capire cosa comporta violare le direttive dell’Unione Europea e il vantaggio dei partiti politici a non rispettarle, nonostante le sanzioni.
Ai sidernesi hanno ricordato i “cavalli di battaglia” della politica del M5S, tra cui il reddito di cittadinanza e il loro metodo fondato sulle regole e sulla democrazia partecipata. Quest’ultima, un modo per essere protagonisti delle scelte che i portavoce faranno in Parlamento. Un modo per essere consapevoli di ciò che succede per non continuare a votare “i farabutti”.