di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Di Reddito minimo garantito e di Mezzogiorno, cercando di dare concretezza agli argomenti soprattutto per l’avvenire di quelli che ora sono dei comitati, ma che in futuro diverranno un partito. Questi gli argomenti trattati nel corso della riunione voluta dal Comitato Territoriale “Costa dei Gelsomini Possibile”, nella sala dell’Ymca, alla presenza di Giovanni Principe che va ad anticipare quella di Pippo Civati già in programma.
Giovanni Principe per Silvio Frascà, uno dei membri fondatori del Comitato, è colui che, più di altri, li ha convinti ad organizzarsi sul territorio, attualmente unica realtà.
Comitato attivo da subito con la raccolta firme a Siderno stesso e a Marina di Gioiosa Ionica su dei temi per i quali necessario sembrano essere gli intendimenti del popolo. Ed è proprio dalla gente che i membri di questi comitati che fanno riferimenti a Civati, vogliono ripartire per ridare senso ad una politica ormai sterile, sicuramente lontana dal concetto proprio di politica in quanto tale, strumento a servizio della popolazione.
“Ho aderito a Possibile e quindi ho deciso di appoggiare Civati perché mi ha convinto la persona e quelli intorno a lui. Io ero nel Partito Democratico dalla nascita dello stesso, ma nel quale è difficile continuare a stare. Dove si devono fare i conti con una politica più che come missione, un affare per cambiare la personale situazione. Il motivo principale per il quale ho deciso di uscire dal Pd è sicuramente il fatto che il partito non è più lo stesso, ma che non è cambiato perché ora il segretario è Renzi, nonostante le sue affermazioni che non sono della cultura di sinistra le quali però sono applaudite, cosa che prima sarebbe stata inimmaginabile”.
Per Principe, molisano trapiantato a Roma, la vera scommessa è partire dal basso, i veri rappresentanti a dover avere il potere. “Siamo arrivati ad un punto in cui si pone il problema di cambiare prima possibile, in una situazione generale che sta mettendo a rischio la coesione sociale, dove ora più che mai è necessario ricostruire la sinistra in Italia non più rappresentata dal PD. Ci rivolgiamo a tutti quelli che nel PD non si rivedono più e diamo gli strumenti a chi vuole fare qualcosa per cambiare. Non c’è più nulla di cui riflettere – continua – il processo politico a cui stiamo assistendo non può che implodere, i poteri forti potrebbero decidere di cambiare cavallo e mettere al posto di Renzi qualcun’altro”.
Principe sottolinea come la questione Mezzogiorno è fondamentale, inimmaginabile che l’Italia esca dalla crisi senza che il sud non faccia progressi importanti. Tornare a parlare di sud è, per Civati, un punto di partenza fondamentale e questo lo sta portando a confrontarsi con i territori meridionali, così come farà qui in zona, visita per la quale Principe ha chiesto indicazioni preziosi ai componenti il Comitato per poter avere il polso della situazione, capire su cosa puntare.
Altro argomento fondamentale, il Reddito minimo garantito. Principe ha raccontato la situazione a livello parlamentare e quello che con alcuni si sta cercando di fare per ottenere qualcosa di concreto, ricordando la convergenza con il M5S, grazie al quale sull’argomento è stato inserito in calendario un provvedimento di legge. “Il problema è che se rimane nel chiuso dei comitati e del Parlamento non potrà andare avanti. Il dibattito deve necessariamente uscire fuori”.
Silvio Frascà nel manifestare tutta la disponibilità ha ricordato a Principe che non si soffermeranno sulle negatività, ricordando però che quello che manca nella Locride è una politica che abbia veramente la forza di rompere con il passato, con un’ipotesi di sviluppo serio.