R. & P.
In data 07/12/2021 con protocollo n.0034469, ho presentato, assieme ad i consiglieri CATALANO Domenico e CACCAMO Aldo, formale interrogazione relativa alla possibilità di diminuire la Tari, alta per i cittadini di SIDERNO nonostante il disservizio nella raccolta dei rifiuti più volte palesatosi nel tempo, con lo scopo di ripristinare un tendenziale equilibrio impositivo tra l’ammontare della tassa ed i costi generali del servizio nell’area municipale.
Veniva citato come precedente giuridico la sentenza della Corte di Cassazione n.22531/2017, in cui trovandosi il Comune di NAPOLI nella medesima situazione,è stata prevista una riduzione della Tari, ex Tarsu, del 40%.
Tale interrogazione è stata discussa nel successivo Consiglio Comunale tenutosi in data 29/12/2021, in cui l’assessore al Bilancio e Tributi, dott. Pietro SGARLATO prima ed il sindaco, dott.ssa Maria Teresa FRAGOMENI dopo, hanno confermato che ciò che veniva interrogato era più che legittimo, su richiesta di ulteriori delucidazioni, hanno confermato che le sanzioni previste dal capitolato d’appalto con la società appaltatrice sono state applicate e che essendo SIDERNO sede di impianto TMB, come previsto dalla legge, percepisce delle royalties, asserendo che però, nonostante ciò, attuare una riduzione della tariffa non era fattibile, in quanto, avrebbe priorità la copertura del costo del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani.
Ma seguendo questo indirizzo politico, ad averne la peggio sarebbero solo i cittadini, vessati da tariffe improponibili per pagare a caro prezzo un servizio scadente.
In tale consiglio l’assessore SGARLATO ha risposto anche a questa nostra considerazione, asserendo che l’unica riduzione della tariffa può essere quella riconducibile ad un aumento della percentuale di differenziazione.
È proprio questa affermazione che cozza con quanto detto nell’intervista del 14/02/2022, in cui l’assessore SGARLATO afferma di voler ottenere una riduzione delle tariffe a prescindere dal grado di differenziazione dei rifiuti; memoria labile o correzione del tiro dopo del dibattito in Consiglio Comunale?
Se, nonostante tutto, ciò può suscitare entusiasmo, lo stesso non si può assolutamente dire sulla scelta dell’assessore di negare la responsabilità della Città Metropolitana di Reggio Calabria in merito all’aumento delle tariffe; infatti, come evidenziato dallo stesso, le tariffe aumentano a causa della mancanza di una discarica di servizio in cui conferire gli scarti di lavorazione in uscita dall’impianto TMB, ma l’individuazione del luogo in cui realizzare tale discarica, a chi compete?
Dalla delibera di Giunta Regionale n.97 del 20/05/2020 e dalla conseguente ordinanza del presidente della Regione Calabria n.45 del 20/05/2020, si evince facilmente che l’individuazione del sito in cui ubicare la discarica di servizio dell’ecodistretto di SIDERNO spetti alla Città Metropolitana di Reggio Calabria ed in particolare al dirigente del settore Ambiente; è necessario rammentare che il presidente Jole SANTELLI aveva INTIMATO alla Città Metropolitana di REGGIO CALABRIA, di individuare tale sito entro trenta giorni e che quindi, il periodo previsto è ampiamente scaduto.
L’assessore SGARLATO, persona stimabilissima, è all’oscuro di ciò oppure, essendo Siderno una località di mare, cerca di nascondere la testa sotto la sabbia?
Vorremmo chiedere al sindaco e a lui, come sia possibile che, in soli due mesi, abbiano cambiato idea cosi repentinamente rendendo fattibile la proposta precedentemente rigettata, auspicando che agiscano al più presto, facendo pressione sulla Città Metropolitana, per far sì che venga individuato il sito in cui edificare la discarica di servizio, la cui presenza comporta una consistente riduzione della Tari, rammentando che SIDERNO STA GIA’ PAGANDO UNO SCOTTO TROPPO ALTO A CUI SI PUÒ OVVIARE SOLTANTO TRAMITE AZIONI POLITICHE CHE TUTELINO ESCLUSIVAMENTE L’INTERESSE DEI CITTADINI.