di Ilario Balì (ph. Enzo Lacopo)
SIDERNO – Non un congresso ma una vera e propria festa nazionale del Centro Democratico quella organizzata a Siderno questo weekend voluta fortemente dal presidente nazionale Bruno Tabacci e dal sindaco Pietro Fuda. Il futuro delle città metropolitane è stato il tema della prima giornata di dibattiti, con gli interventi tra gli altri del governatore della Basilicata Marcello Pittella, del senatore Paolo Naccarato, del vicesindaco di Reggio Calabria Saverio Anghelone e del presidente della Società Geofrafica Italiana Sergio Conti.
«In Italia abbiamo un carrozzone di enti terrificante – ha spiegato il docente – sono tuttavia contrario al disegno di legge Delrio che mira ad eliminare le province. L’ideale sarebbe formare 36 entità nuove regionali, la regione dello Stretto sarà una di queste». Per il governatore lucano Pittella «La responsabilità del fallimento del regionalismo inizia con la Lega Nord e con la scarsa capacità di utilizzo delle risorse europee. La riforma delle province è un’incompiuta». In difesa di Mario Oliverio interviene il senatore di Gal Paolo Naccarato: «Mi preoccupa molto – ha detto – questa danza macabra sulla testa di Oliverio dall’interno del Pd. Aiutiamo il governatore nel suo percorso, altrimenti si regala la Calabria all’antipolitica».
«Medidione in difficoltà? Anche il nord non è più quello di una volta, con molte situazioni di disagio – è il pensiero di Elena Torri, sindaco di un piccolo Comune emiliano – Chiederemo al Pd quello che non va, non si può più ragionare per campanili». E’ tornato a far parte del Sud anche l’Abruzzo, come sostiene Maurizio Di Nicola consigliere regionale abruzzese: «Per lo Svimez il meridione non aggancerà la ripresa. La legalità non è problema solo del Sud ma nazionale». Molto preoccupata dalla proposta di eliminare le regioni a statuto speciale si è detta Anna Maria Busia, consigliere regionale sotto il vessillo dei quattro mori: «Nessuno tocchi la Sardegna come regione autonoma» ha tuonato.
Agli incontri hanno partecipato presidenti di Regioni, sindaci di città metropolitane, parlamentari, consiglieri regionali e docenti universitari provenienti da tutte le regioni del Sud ma anche dal Centro e del Nord Italia. «La scelta di Siderno ha un alto valore simbolico – spiega il leader Bruno Tabacci – Si tratta di una località amministrata dal centrosinistra e guidata da un sindaco esperto e importante per la Calabria come Pietro Fuda, ma soprattutto è un paese simbolo del nostro profondo Sud che ha assoluto bisogno di trovare anch’esso la via della crescita e di non essere lasciato indietro». In chiusura un momento culturale con la presentazione del libro di Licio Di Biase “I tempi di Aldo Moro”, di cui Bruno Tabacci ha curato la prefazione.