R. & P.
Archeoclub di Locri – È morto Nik Spatari, il cordoglio dell’ArcheoClub locrese. Un grave lutto ha colpito il mondo della cultura, è scomparso Nik Spatari artista e uomo di grande levatura morale! Con i suoi mosaici e le sue opere ha irradiato di arte e colori le nostri menti. Grazie Nik, per l’esempio di tenacia e coraggio che ci hai lasciato, in un terra tanto bella quanto difficile. Alla moglie Iske ed ai familiari va il nostro umano cordoglio.
” Ciao Nik ”
Nicola Maria Monteleone Presidente Archeoclub Locri
Città Metropolotana, Sindaco Falcomata’ – “Nik Spatari è immortale. La sua opera continuerà a parlarci di lui e le future generazioni sapranno sempre e tutto del creatore del Parco Museo Santa Barbara”. Questo il commento del sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, che in una nota stampa ha aggiunto: “Oggi piangiamo la morte dell’uomo. Dell’artista no. Quello non morirà mai. Reggio, Mammola, la Calabria, l’Italia ed il mondo intero perdono un brav’uomo; una persona che ha dedicato la propria esistenza all’arte e alla bellazza, il più puro e semplice fra gli scultori” .
Ed ancora: “Nik Spatari, nonostante bravura e spessore, non si è mai sentito un artista arrivato. È stato sempre immerso nella ricerca ingaggiando, ogni volta, una sfida fra l’essere umano e la materia, lui che è stato allievo di Le Corbusier e che ha scelto la sua Mammola a Parigi e Milano”.
“Nik Spatari – ha concluso il sindaco metropolitano – può considerarsi fra gli esempi migliori del reggino innamorato delle proprie radici. Nel suo paese d’origine ha dato vita al Musaba, qualcosa di unico ed inimitabile, un luogo di amore e passione che infonde uno spirito internazionale ad un posto diventato tempio dell’arte contemporanea. Spinto dall’orgoglio di essere nato tra il fiume Torbido ed il mare Jonio, Nik Spatari si è sempre fatto forte dell’idea di aver scelto di tornare a vivere in Calabria assieme alla sua Hiske. A lei, adesso, va il nostro pensiero”.
di Pino Varacalli
E’ morto ieri a Mammola, all’età di 91 anni, l’Artista Nik Spatari, Pittore e Scultore di fama mondiale. La Sua dipartita lascia un vuoto incolmabile nel mondo della cultura e dell’arte non solo calabrese ma anche internazionale. La Città di Gerace ha avuto l’onore di averlo ospite, nella Chiesa di San Francesco, la sera del 16 agosto 2014 per conferirgli il prestigioso “Premio Zaleuco” (Edizione 2013). La Commissione del Premio all’unanimità propose il nome di Spatari e l’Amministrazione comunale, allora da me guidata nella qualità di Sindaco, fu onorata della scelta. Oggi, a distanza di 6 anni da quell’evento culturale e di poche ore dalla dipartita del Maestro Spatari, mi piace qui ricordarlo- semplicemente- riproponendo le motivazioni del “Premio Zaleuco”.
“Per aver contribuito, con la sua creatività, al rinnovamento artistico-culturale del Novecento mondiale dopo aver frequentato icone della cultura come Picasso, Le Corbusier, Guttuso, La Cava, Sartre, Argan, Montale ed altri, Per i suoi trattati d’arte e, in particolare, per il volume “L’enigma delle arti Asittite della Calabria ultramediterranea” col quale ha lanciato un messaggio nuovo, perentorio e rivoluzionario sull’influenza della Magna Graecia sulla zona jonica;
per i suoi quadri, le sculture e le architetture, autentiche testimonianze della sua formazione e della sua genialità e per aver creato- insieme con Hiske Maas- il parco-museo-laboratorio “Mu.Sa.Ba.” divenuto, negli anni, autentico polo attrattivo per artisti e per studenti provenienti da ogni parte del mondo collocando così la Calabria nella naturale dimensione universale dell’Arte”.
di Marcello Anastasi – consigliere regionale
«A confortare la perdita di un artista di così elevata statura qual era Nik Spatari rimane il suo dono più grande, la sua arte, un patrimonio inestimabile che ha voluto regalare alla Calabria e che bisogna preservare e far conoscere a tutti». È quanto dichiara il consigliere regionale di “Io resto in Calabria” Marcello Anastasi, che aggiunge: «La sua straordinaria creatività ha arricchito il nostro mondo di linee, forme e colori che nel tempo continueranno ancora ad emozionare e a mantenere vivo il ricordo del suo nome. Nik Spatari diceva che la morte e la vita non esistono, che siamo sempre vivi. A Mammola, assieme alla compagna Hiske Maas, è tornato e ha lottato fin dal 1969 per creare il Parco Museo Laboratorio MuSaBa, una testimonianza unica di come un artista possa imprimere sulle tele e sui muri le sue visioni e i suoi racconti in maniera così totalizzante da fare della sua stessa esistenza un’unica, grande opera d’arte. Da docente di storia dell’arte e da consigliere regionale – conclude Anastasi – farò di tutto perché si apra nelle sedi competenti un dibattito forte sulla tutela e la valorizzazione dei beni culturali in Calabria e non posso che impegnarmi a far sì che le opere e l’esempio di Nik Spatari siano sempre di più il simbolo di una Calabria che, soprattutto nei suoi territori più difficili, riesce ad esprimere se stessa elevando lo spirito attraverso la condivisione della bellezza che, come scrisse Dostoevskij, “salverà il mondo”»
di Denis Nesci – Commissario provinciale Fratelli d’Italia
Si è spento Nik Spatari. Visionario che ha saputo omaggiare il nostro territorio con arte e innovazione. Insieme a Hiske Maas ha ideato il Museo di Santa Barbara. Conosciuto da tutti come MuSaBa, nella vallata del Torbido è diventato un luogo dell’immaginazione, del rispetto e della devozione grazie al laboratorio di sperimentazione artistica, di educazione all’arte e tutela del paesaggio. I suoi messaggi di futuro ed identità resteranno impressi nella storia di questa terra.
di Raffaele Sainato – consigliere regionale
Il consigliere regionale Raffaele Sainato si unisce al coro di cittadini e rappresentanti delle istituzioni che tributano il proprio cordoglio per la dipartita dell’artista Nick Spatari. Un grande uomo locrideo che è andato via in punta di piedi, alla fine di una calda estate segnata da un’epidemia senza precedenti.
“A lui la Locride e la Calabria intera stanno tributando l’ultimo saluto emozionato, – sottolinea Sainato – come dovuto ad un testimone del Novecento di fama internazionale, che ha saputo colorare con mille tonalità differenti il sogno della creazione, lasciando a bocca aperta generazioni di visitatori ed amanti dell’arte moderna. Nick Spatari ha saputo trasformare, in più di sessant’anni di attività, la collina che costeggia il Torbido a fianco del centro storico di Mammola in un museo a cielo aperto, variopinto ed imponente”. Musaba è una sfida allo spazio ed al tempo, un intreccio di sculture incise nella pietra ed enormi totem di ferro, sino agli imponenti, variopinti, infiniti mosaici. Un tributo all’umanità e alla natura, che Nick, insieme alla compagna di una vita, Hiske Mass, hanno lasciato all’amata Calabria, terra scelta dopo aver viaggiato tanto e conosciuto le sponde più alte dell’arte europea. “Un patrimonio inestimabile, che come calabresi – conclude Sainato – non possiamo ora fare a meno, di proteggere e valorizzare per dare un senso al sogno ed al lavoro di un grande artista, che ha lasciato alla Locride un centro incredibile di cultura; un luogo di scambio tra i popoli e gli artisti, che potrebbe cambiare il volto stesso del territorio della vallata del Torbido e della nostra Regione”.