R. & P.
26 aprile…
Già, ieri era il 25, oggi siamo già al 26. Ecco, la Costituzione nata dal 25 aprile, sulla Sanità, all’artico 32 così recita:
ARTICOLO 32 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’ individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”
Perché la Costituzione si stravolge anche e soprattutto non applicandola. E la Politica nazionale sta erodendo i pilastri della Costituzione, aggirandola. In Calabria non è così dopo un lustro di commissariamento della Sanità, cioè di gestione dello Stato. Sembra che vogliano sopprimere l’ospedale di Taurianova e noi del Movimento “Uniti Per Crescere” troviamo assolutamente irricevibile questa “proposta”. In una Regione come la nostra dove già i ricoveri extraregionali superano abbondantemente il 30%, moltiplicando i costi per la Regione stessa e, soprattutto, per le famiglie, chiudere i presidi ospedalieri sul territorio vuol dire voler incentivare il “turismo sanitario” verso le eccellenze site in altre Regioni.
Invece di lavorare per ripristinare un servizio importantissimo sancito dalla Costituzione, si continua a trattare l’argomento solo ed esclusivamente in termini di convenienza e risanamento di bilanci che non “guariscono” mai; invece di cercare di migliorare i presidi esistenti, dislocati spesso in posizioni strategiche, si vuole chiuderli pensando di convincerci che chiudendoli e riducendoli si avranno automaticamente delle eccellenze, che invece, vista la gestione di questi anni, siamo convinti che potremmo non vedere mai. Come Movimento Politico chiediamo che sulla Sanità venga fatta piena luce, perché non possono essere gli ammalati di ogni età a pagare i debiti fatti dalla mala gestione dei commissari precedenti o della mala politica.
La Ministra Grillo intervenga perché qui l’unico “cambiamento” che si avverte è in peggio.
Pietro Sergi, Presidente del Movimento Uniti Per Crescere.
Lettera al Ministro della salute, Roberto Speranza.
Vedo tanti di noi preoccupati, secondo me giustamente, dei rientri dalle regioni del Nord maggiormente colpite dal coronavirus. Io posso capire, umanamente, chi scappa dalle zone rosse dove avrebbe molte più probabilità di contagio ma altrettanto umanamente sono preoccupato per chi non potrebbe neanche curarsi, cioè le fasce più deboli ed esposte che rischiano la vita per via di questo virus.
La Sanità è di fatto un sistema federato tra Regioni e Stato, ma in Calabria, e qui mi rivolgo al Ministro Roberto Speranza, per richiamare la sua attenzione sul fatto che la Regione Calabria, da undici anni, non gestisce direttamente la Sanità in quanto commissariata. Per questo motivo, essendo credo chiaro e drammatico dover constatare che la Sanità in Calabria non sarebbe minimamente in grado di affrontare una situazione come quella del Veneto e della Lombardia, penso sia necessario trattare il tema della Sanità in Calabria come un’emergenza nell’emergenza e di mettere in atto provvedimenti urgentissimi atti a consentire ai Cittadini Calabresi malauguratamente colpiti dal virus di potersi curare nella propria Regione. Altrimenti è inutile correre giù per non prendere il virus e poi rimanere bloccati senza possibilità di curarsi in caso di contagio. Chiedo ai Calabresi di far emergere, per l’ennesima volta, lo spirito di collaborazione, di solidarietà, di sensibilità di cui spesso hanno dato prova in altre occasioni. Non facciamo prevalere la strafottenza, cerchiamo di comportarci in modo responsabile altrimenti non ci saranno Sindaci, Regione o Governo che potranno porre rimedio a questa emergenza e sui quali scaricare tutte le responsabilità.
Spero che il Ministro prenda a cuore questa situazione e accanto ai provvedimenti già presi, prenda in considerazione anche misure straordinarie sulla gestione della Sanità Calabrese in vista di una possibilissima espansione dei contagi.
Pietro Sergi
Presidente Associazione Culturale “Spiriti Liberi Calabresi”.