di Antonella Scabellone
REGGIO CALABRIA- Un’altra udienza, ieri mattina, nell’aula bunker di Reggio Calabria, del processo d’appello scaturito dall’ operazione di Polizia denominata Recupero- Bene Comune che nel 2010 portò all’arresto di numerose persone ritenute affiliate alla cosca Commisso di Siderno.
In apertura, come da prassi, il giudice relatore, dott.ssa Cinzia Barillà, ha illustrato la sentenza di primo grado e i motivi di appello con una dettagliata relazione.
La Corte, presieduta da Bruno Muscolo (a latere Barillà e Sabatini), ha preso in esame le richieste di alcuni legali che, relativamente ai propri assistiti, hanno fatto istanza per la rinnovazione dell’istruzione dibattimentale (art 603 c.p.p.), ritenendo quella di primo grado lacunosa. Tra questi gli avvocati Belcastro e Sgambellone per Napoli Giuseppe; Nobile e Mazzone per l’ex sindaco di Siderno, Alessandro Figliomeni; Calderazzo per Rumbo Riccardo, Guttà per Antonio Costa e Albanese per Galea Antonio. A queste richieste vanno ad aggiungersi quelle della Procura generale relativamente ad alcuni imputati. La Corte si è riservata di decidere alla prossima udienza fissata per il 20 aprile.
Le altre sono previste per il 23 maggio, il 6, 13, 20 e 27 giugno.
Dunque, salvo imprevisti, come già anticipato, in estate dovrebbe arrivare l’attesa sentenza