di Ilario Balì
CAULONIA- Il Comune di Caulonia chiederà i danni ai responsabili, qualora fossero identificati, del raid incendiario nel cantiere della casa della cultura. Il documento è stato approvato all’unanimità dall’intero Consiglio comunale, convocato in sessione aperta e straordinaria ad una settimana dall’attentato intimidatorio nella struttura dell’ex carcere. Presenti numerosi sindaci della Locride, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Sebi Romeo, il presidente dell’AssoComuni Giorgio Imperitura, il presidente del comitato dei sindaci Giuseppe Strangio e i componenti del Consiglio baby. «E’ difficile dare una chiave di lettura a questo vile episodio – ha espresso il sindaco di Caulonia Ninni Riccio – Si tratta di un atto estraneo alla storia e alla cultura del nostro paese ed evidenzia una strategia della tensione messa in atto per fermare l’azione democratica sul nostro territorio. Quando si amministra con atti trasparenti – ha proseguito il primo cittadino – capita spesso di scontentare qualche singolo. Ma se qualcuno pensa che con questo gesto si possa fermare la nostra azione amministrativa si sbaglia di grosso. I lavori sono già ripresi e la nuova casa della cultura sarà completata». Per il consigliere regionale Sebi Romeo «Un atto intimidatorio è sempre mafioso perché è espressione di una cultura mafiosa. La Locride – ha aggiunto – non è una questione criminale ma sociale e culturale. La sola repressione non basta». La decisione dell’Amministrazione di costituirsi parte civile è stata accolta con soddisfazione anche dai consiglieri di minoranza. «La ‘ndrangheta sta realizzando il potere dell’oppressione ideologica – ha spiegato il consigliere d’opposizione Attilio Tucci – e la politica non è in condizione di rispondere all’offensiva, perché i partiti hanno perso contatto con la gente». Applausi per l’intervento del sindaco di Gioiosa Jonica Salvatore Fuda, vittima di due intimidazioni nel periodo natalizio: «Stiamo vivendo un tempo strano, pieno di amarezza e turbamento. L’atteggiamento violento non è giustificabile e noi non possiamo restare indifferenti, ma – ha chiosato – abbiamo gli anticorpi per uscirne in maniera positiva».