di Redazione
LOCRI – Un appello alla quarantena volontaria dei conterranei rientrati dal Nord Italia e uno alla donazione di sangue. E’ il doppio intervento stampa del comitato civico “DifendiAmo l’ospedale” diffuso nella serata di oggi.
Di seguito il testo integrale dei due interventi.
«Egregio Sig. Sindaco Giovanni Calabrese,
siamo consapevoli della grave emergenza sanitaria in essere e delle criticità esistenti in seno al nostro ospedale che, di certo, non sarebbe in grado di gestire adeguatamente un eventuale contagio di massa.
Per tali ragioni Le chiediamo se, anche in virtù del ruolo di Autorità Sanitaria Locale da Lei sin qui ricoperto egregiamente, crede sia utile e condivisibile invitare tutti coloro i quali, negli ultimi giorni, sono rientrati dal Nord Italia ad effettuare la quarantena volontaria.
Per un verso, è vero che solo con l’ordinanza n. 7/2020 del 14.3.2020, la Regione Calabria ha imposto a tutti i soggetti rientrati dal Nord Italia (senza alcuna distinzione tra zone ex rosse ed altre località), di segnalare il rientro presso il proprio domicilio o residenza agli organi competenti e, comunque, di effettuare la quarantena di 14 gg.
Ma, per altro verso, è opportuno evidenziare che il dott. Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha dichiarato che il prevedibile aumento dei casi di contagio al sud deriverà, in parte, anche dai comportamenti sbagliati assunti nei fine settimana precedenti (assembramenti al mare o nelle stazioni sciistiche o per aperitivi).
Alla luce delle considerazioni sopra esposte, riconoscendoLe una attenzione quasi maniacale (del tutto legittima e condivisa da questo Comitato) nell’evidenziare i comportamenti che la cittadinanza è tenuta ad assumere in questa situazione di emergenza sanitaria, riteniamo auspicabile un invito a tutti coloro i quali sono rientrati dalle zone del Nord Italia, a prescindere da quelle dichiarate rosse, a rimanere a casa ed effettuare la quarantena di 14 giorni.
Siamo certi che capirà le nostre preoccupazioni proprio perché condivise».
«Appello per la donazione di sangue che al momento registra un forte calo in tutto il Paese. Il bisogno di sangue non può restare a casa, sono tante le persone che riescono a vivere grazie alle donazioni, basta pensare ai nostri pazienti con talassemia, per i quali il sangue è una terapia salvavita. La donazione di sangue è inclusa tra le “situazioni di necessità “, per cui sono consentiti gli spostamenti dei donatori per raggiungere le sedi di raccolta pubbliche e associative. Il Ministero ha provveduto anche ad inviare a tutti i centri di raccolta le raccomandazioni per poter garantire la massima sicurezza. Continuiamo a donare il sangue, non solo perché è possibile, ma perché è necessario».