R. & P.
Il Porto
delle Grazie di Roccella Jonica (RC) torna a far parlare di sé, in ambito
europeo, come moderno e innovativo modello di gestione
sostenibile, efficiente, competitiva. Non meno importante, si torna a discutere di una visione e gestione aziendale, proiettate nella blue economy: ovvero di come la
“risorsa mare” può essere valorizzata, in misura durevole e rispettosa
dell’ambiente, negli anni a venire.
L’occasione per illustrare buone pratiche è stata offerta da
Psamides, un incontro internazionale finalizzato a mettere in rete i porti turistici mediterranei, tenutosi dal 21 al 24
settembre scorsi ad Atene e online: un prestigioso convegno sulla
transizione digitale ed ecologica degli approdi turistici.
All’incontro
internazionale, per il Marina di Roccella, era presente il dott. Fabio
Filocamo, amministratore unico della società di gestione, il quale è stato anche relatore alla sessione su sviluppo e sfide dei
porti turistici del Mar Mediterraneo, in un dialogo a tre voci con Minas
Papadakis, CEO del Porto greco di Herakleion (Creta, Grecia), e Joan Moya, manager dell’approdo catalano di Port Balis (Barcellona, Spagna).
L’omonimo progetto europeo Psamides, organizzatore
dell’evento, è nato all’interno del Programma Interreg Mediterranean in
cui 13 paesi partner lavorano insieme per favorire la crescita sostenibile
nell’area del Mediterraneo, sia promuovendo pratiche innovative e l’uso
consapevole delle risorse ambientali, sia sostenendo l’inclusione sociale attraverso una cooperazione territoriale
integrata.
Una delle sfide più impegnative per i paesi mediterranei
riguarda, inoltre, l’organizzazione di servizi per il turismo nautico che, in molti paesi rivieraschi, è ancora di tipo
tradizionale e poco omogeneo. Occorre adeguare le infrastrutture e
implementare strumenti innovativi che aiutino a gestire i flussi turistici,
controllare i costi, fornire più servizi agli utenti e in
particolare promuovere l’ecoinnovazione degli approdi, riducendo le
esternalità ambientali negative derivanti dall’attività turistica. Con questi
obiettivi, il Progetto
Psamides mette in rete le principali realtà portuali e le
migliori imprese del settore, per scambiare esperienze e confrontarsi su tecnologie, servizi e tutela dell’ambiente.
Su questi temi, il Porto delle Grazie si mostra
particolarmente solerte e innovativo, con l’introduzione di strumenti e pratiche digitali volte a migliorare la produttività
aziendale e a rendere più fruibili i servizi ai clienti del Marina. In tema di ambiente, il Marina di Roccella è da
sempre pioniere e ogni anno aggiunge un tassello in più, anche a beneficio della divulgazione di messaggi e
pratiche positive. In questi giorni, si avvia a chiusura l’esposizione in banchina di MareMostro, per informare della
situazione delle plastiche a mare.
Non è la prima volta che Il Porto delle Grazie è coinvolto
dalla Blue Growth Community, realizzata grazie al Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare (CoNISMa)
e ad altri partners all’interno della progettualità del Programma Europeo “Mediterranean”.
Nel corso di Psamides, c’è stata occasione per parlare di
Roccella Green Port, progetto del Comune di Roccella Jonica, in collaborazione con il Porto delle Grazie, per realizzare un
approdo intelligente, in quanto si doterà di tecnologie innovative per l’approvvigionamento energetico da fonti
rinnovabili e di una sensoristica diffusa per la tutela dell’ambiente dalle insidie dell’uomo. Con lo sviluppo
integrato di energia da moto ondoso, vento e sole, il Marina di Roccella
si propone di divenire una infrastruttura energeticamente autonoma.
Punto di partenza e base ideale per costruirci sopra un
sistema di servizi, in modalità smart city. È così che la comunità del Mediterraneo tiene al suo
mare e al proprio futuro.