di Gianluca Albanese
REGGIO CALABRIA – Accolte quasi completamente le richieste dell’accusa (rappresentata dal Pm Baraldi) nel processo “Piscatores” celebrato con rito abbreviato a Reggio Calabria e la cui sentenza è stata pronunciata lo scorso 5 gennaio dal giudice Caterina Catalano. In particolare, è stata riconosciuta l’associazione a delinquere dedita alla commissione di reati quali, tra gli altri, le truffe on line a carico di dieci imputati, sottoposti a misure restrittive dopo l’operazione portata a termine dalla Guardia di Finanza lo scorso mese di aprile.
Di seguito l’elenco completo delle condanne (tra parentesi le richieste della pubblica accusa)
ANTICO SALVATORE 5 anni e 4 mesi di reclusione (5 anni e 4 mesi)
BUJOR ECATERINA CATALINA 1 anno e 2 mesi e 1.800 euro di multa (1 anno e 2 mesi)
BUJOR MARICICA 1 anno e 4 mesi e 2.000 euro di multa (1 anno e 4 mesi)
FUDA ANDREA 4 anni e 10 mesi (5 anni e 4 mesi)
FURCI NICOLA 2 anni e 4 mesi (2 anni e 6 mesi)
LIZZI SALVATORE 1 anno e 2 mesi e 1800 euro di multa (1 anno e 2 mesi)
PANETTA COSIMO 1 anno e 2 mesi più 1800 euro di multa (1 anno e 2 mesi)
TARANTINO NICODEMO 4 anni e 6.000 euro di multa (4 anni e 2 mesi)
TRICARICO GIUSEPPE CESARE 5 anni e 10 mesi (5 anni e 8 mesi)
ZANNINO ILARIO 1 anno e 2 mesi e 1800 euro di multa (1 anno).
Pena sospesa per le due Bujor, Lizzi, Panetta e Zannino, mentre tutti gli imputati sono stati condannati al pagamento delle spese processuali.
Ad Antico, Fuda, Furci, Tarantino e Tricarico è stata altresì comminata la condanna a pagare le spese di mantenimento durante la custodia in carcere.
Antico e Fuda sono stati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale per la durata della pena. Fuda e Tarantino (quest’ultimo è un ex assessore del Comune di Grotteria) sono stati interdetti dai pubblici uffici per 5 anni.
Antico, Fuda e Tricarico (nella foto), infine, sono stati condannati al risarcimento della parte civile Sergio Cerquetti, per complessivi 1.290 euro.
Fin qui il rito abbreviato. Il processo con rito ordinario, a carico di altri cinque imputati, si sta celebrando davanti al Tribunale di Locri.