di Adelina B. Scorda (fotogallery e video servizio di Enzo Lacopo)
PLATI’ – La valorizzazione di un’arte antica come il ricamo è il modo delle donne di Platì di onorare la ricorrenza dell’8 marzo. Questa antica tradizione viva e florida nel piccolo comune aspromontano è non solo il simbolo di cultura e artigianato ma anche la possibilità che apre al futuro.
I lavori esposti dalla sarta Caterina Trimboli e da una ventina di donne platiesi, sono il frutto di un’attività rigogliosa, che stenta, però, a farsi conoscere oltre i limiti territoriali del comune. Approfittando di questa giornata dalla particolare valenza storica le donne platiesi accompagnate dal parroco Tommaso Barbero, dal prete Giuseppe Svanera e dalla candidata a sindaco del Pd Annarita Leonardi hanno voluto sottolineare come anche un comune piccolo come Platì, spesso denigrato, possa rinascere grazia anche al lavoro delle “sue” donne.
Una tradizione antica che dovrà e potrà essere valorizzata grazie a un capitale umano che potrebbe scoprire proprio nell’artigianato la possibilità di aprirsi verso nuovi orizzonti lavorativi. Da qui il progetto di una scuola di ricamo attraverso la quale si potrebbero non solo migliorare, ma insegnare, le tecniche di ricamo proprio nella prospettiva di mantenere viva un’arte che ad oggi vive solo grazie al passaggio generazionale.
Un secondo punto, sicuramente più ambizioso è la ricerca di un mercato economico cui indirizzare questa produzione, per far nascere da un lavoro di nicchia una vera e propria realtà imprenditoriale. Ci si starebbe già attivando in questa direzione, attraverso i contatti con la camera di commercio della moda di Milano. Questo affinché l’arte delle donne di Platì possa essere non solo conosciuta ma anche esportata.
Di seguito la Fotogallery e video dell’evento.