di Francesca Cusumano
LOCRI – “Attivazione del servizio di elisoccorso notturno all’ospedale di Locri”.
E’ quanto si apprende dalla delibera di giunta comunale (la numero 100), con la quale gli uffici competenti sono stati incaricati di trovare apposito accordo con la società GSA (che svolge il servizio anticendio diurno), per l’attivazione già dal prossimo 1° dicembre, del servizio di reperibilità notturna degli operatori addetti, così da poter finalmente garantire le operazioni di decollo e atterraggio notturno dell’elisoccorso all’ospedale di contrada Verga.
E’ stato altresì stabilito che “la presunta spesa annua – si legge nella delibera – di 10mila euro, oltre l’Iva, quale spesa fissa per i due operatori e la spesa variabile di €/h/operatore 19 Iva esclusa per le ore effettivamente rese, sarà prevista in sede di imminente assestamento del bilancio per l’anno 2020 e nel pluriennale 2021, demandando al responsabile dell’area economica finanziaria gli atti necessari”.
“Anche l’Assemblea dei Sindaci della Locride – è scritto ancora nella delibera – sarà interessata dell’adozione del presente atto, invitando tutti i Comuni aderenti a farsi carico dei necessari e irrisori costi che verranno ripartiti equamente, tenendo conto delle fasce demografiche degli stessi”.
«Il servizio di elisoccorso – ha commentato il sindaco Giovanni Calabrese – non è mai entrato in funzione, privando i cittadini di un servizio di emergenza fondamentale per la tutela della loro salute. Tutte le richieste dell’Amministrazione comunale e dell’Associazione dei Sindaci della Locride, sono rimaste inascoltate e con la diffusione del Coronavirus, si è evidenziata la gravità della situazione sanitaria ospedaliera e il servizio di emergenza con l’elisoccorso, diventa fondamentale anche nelle ore notturne».
«Il sindaco e l’Amministrazione comunale – ha aggiunto il primo cittadino – hanno deciso di andare in fondo a questa vicenda. È emerso che l’unico motivo per il quale non viene autorizzato l’utilizzo dell’elisuperficie di Locri nelle notturne, è la mancanza di una convenzione per la reperibilità del personale antincendio in tale fascia oraria. Incredibile, ma vero. A seguito di interlocuzione con la società che gestisce l’elisuperficie e con la società che gestisce il personale antincendio, l’Amministrazione comunale ha ricevuto l’offerta per il costo del personale antincendio con nota protocollata 24369 del 17 novembre 2020. Mentre la società che gestisce l’elisuperficie con nota protocollata 24370, ha confermato che l’Enac ha emesso l’autorizzazione numero 586 per l’utilizzo dell’elisuperficie con “operatività notturna” e che si rende disponibile all’utilizzo immediato in presenza del personale antincendio».
Diecimila euro annui, è la somma relativa al costo del personale, una cifra, a detta di Calabrese, irrisoria ma di estrema rilevanza per garantire un servizio salvavita per i cittadini della Locride.
«A seguito di proposta formale delle società che gestiscono il servizio – ha continuato il sindaco – ieri la giunta municipale con la delibera numero 100, ha deliberato, nelle more, che gli enti di competenza si facciano carico dei costi necessari per garantire l’importante servizio, di farlo con fondi propri. Assurdo che fino ad oggi – ha chiosato ancora Calabrese – per non modificare una convenzione e per non trovare pochi spiccioli, non si sia stato attivato il funzionamento dell’elisuperficie nelle ore notturne, considerato che il servizio trova oggi copertura dalle ore 7 al tramonto. Il servizio sarà attivo già dal 1° dicembre, come riferito dalla società».
«Tutto ciò – ha concluso il sindaco – conferma che spesso non si arriva alla soluzione e non si attuano interventi per incompetenza, indolenza e menefreghismo. Noi andiamo oltre e, soprattutto, in quello che facciamo, per la collettività di Locri e della Locride ci mettiamo il cuore».
Intanto è in programma per il primo pomeriggio di domani, alle ore 14,30 a Roma, dinanzi Palazzo Chigi, il sit-in dei diversi sindaci calabresi, un appuntamento al quale i primi cittadini hanno fin da subito dato la propria adesione per chiedere ancora una volta, il superamento del commissariamento della sanità.