R. & P.
Un finale indimenticabile, degno di un grande percorso artistico e culturale, quello che ha caratterizzato l’ultima battuta del fortunatissimo progetto “Nautilus Reloaded”. Lo spettacolo, che ha avuto luogo a Locri giorno 23 dicembre presso la splendida cornice della “Fondazione Zappia”, si è sviluppato con ben due repliche nelle stesso giorno: ore 19,00 e ore 21,00.
I posti, limitatissimi a causa delle restrizioni sanitarie, sono andati subito a ruba! Molta gente ha seguito addirittura in piedi le due repliche (pensate dagli organizzatori proprio per soddisfare le diverse richieste di presenza operando in sicurezza). Molti altri spettori sono dovuti rientrare mestamente a casa per mancanza di posti.
Accade anche questo per la conclusione del progetto “Nautilus” che diviene, ufficialmente, uno delle realizzazioni artistiche locridee più seguite ed amate nel corso del 2021. Dopo il film omonimo (proposto lo scorso luglio al cinema); dopo il Book Box in quattro lingue presentato appena una settimana a dietro, ecco, che il finale del lungo e fortunato programma culturale, “chiude l’ultima sua porta”. Nautilus “si ritira” quindi in grande stile e lo fa con una manifestazione a metà strada tra un concerto, un saggio di danza ed un varietà televisivo (quelli tipici della prima serata di sabato).
Un ottimo capitano, Bruno Panuzzo, con una voce in grande stato di grazia ha coinvolto il pubblico ed esaltato le validissime ballerine della scuola di danza locrese “Evolve” (diretta dalla maestra Giusy Zappavigna). E’ bastata poco meno di un’ora, per rapire i presenti e consegnare allo scrigno dei ricordi, quanto, grazie a “Nautilus”, si è concretizzato. Un percorso, quello del “Nautilus”, che ha abituato lo spettatore al “trasformismo” e alla “metamorfosi”. In poco meno di sei mesi l’idea si è sviluppata assumendo, volta dopo volta, risvolti sempre nuovi ed inediti.
Ha stupito la grande capacità di adattamento di un progetto dinamico e vivace. Se Bruno Panuzzo, Giusy Zappavigna e le ragazze di “Evolve” sono stati gli artisti che hanno portato in scena l’opera non va dimenticato l’apporto dei ragazzi dei Licei “G. Mazzini” di Locri (presenti all’evento con una delegazione) che hanno curato lo script dello stesso e le realizzazioni ad esso connesse; il cast del film omonimo e tutti coloro i quali si sono spesi per la messa in scena, la promozione e la diffusione del prodotto: il Comune di Locri; Telemia; la Fondazione Zappia ed ogni singolo spettatore che ha amato le diverse fasi di un progetto coinvolgente. Prima del canto del cgano “Nautilus” regala le ultime due chicche: Bruno Panuzzo e Giusy Zappavigna donano al Comune di Locri due scatoloni con prodotti alimentari destinate alle famiglie in difficoltà (a supporto della splendida idea dell’Assessore Domenica Bumbaca).
Un piccolo grande gesto che spinge a riflettere sull’utilità sociale di simili progetti. In fine, grazie all’appoggio dell’emittente televisiva Telemia e dell’Editore Giuseppe Mazzaferro, lo spettacolo verrà trasmesso dalla rete nei prossimi giorni. Ciò avviene con lo scopo di raggiungere, tramite il mezzo televisivo, un pubblico più vasto e che, sempre a causa del covid, non ha potuto seguire lo spettacolo dal vivo.
Un progetto che ha spronato il pubblico conducendolo alla riflessione sulla valorizzazione territoriale. Il “Nautilus” prende definitivamente il largo: lasciandosi alle spalle, nella propria bianca scia, un grande senso di speranza e la consapevolezza, che le idee valide e vincenti possono sempre rappresentare per il territorio, oltre che uno sprone al cambiamento, anche un costante valore aggiunto.