di Ruggero Acque
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Si è dimesso senza aspettare l’esito del lavoro che sta svolgendo la commissione d’accesso agli atti, insediatasi a metà febbraio.
Isidoro Napoli, pochissimi giorni fa ha rassegnato le dimissioni da assessore all’Urbanistica e da consigliere comunale di Marina di Gioiosa Ionica, in aperta polemica con tutte quelle articolazioni dello Stato (in primis la Prefettura) che hanno deciso l’invio dell’ispezione antimafia all’Ente.
“Sisì” non ci sta, e non aspetta la metà di agosto (scadenza naturale del semestre di lavoro della Commissione) e il responso della Triade. Va via prima per compiere un assalto alla baionetta contro chi, a detta sua e dell’intera amministrazione guidata dal sindaco Domenico Vestito, sta facendo subire un torto a un’amministrazione eletta con ampio consenso nel mese di novembre del 2013, formata in larghissima parte da volti nuovi della politica e che ha sempre propugnato il verbo della legalità e del bene comune, contro le divisioni del passato.
Le ragioni delle dimissioni di Napoli verranno esposte, in dettaglio, nel corso di un’apposita conferenza stampa convocata per lunedì 19 alle 18,30 nel palazzo municipale.
Il suo, più che un gesto spontaneo e istintivo come lascerebbe intendere la sua indole “movimentista” più che politica – ha sempre detto di essersi tesserato al Pd per scalzare Renzi dalla leadership del partito – appare come meditato e ragionato a lungo. E le cui ragioni sono state appena accennate nel corso dell’incontro informale che ha avuto luogo nella sala del consiglio comunale lo scorso 15 maggio, quando quel che rimane del movimento “Libertà è partecipazione” ha compiuto insieme ai (pochi, per la verità) cittadini presenti, una riflessione a voce alta e a cuore aperto sul ruolo degli amministratori comunali in tempi come quelli attuali, in cui la spada di Damocle del probabile commissariamento dell’Ente sembra gravare su (quasi) tutte le compagini di governo locale, almeno a queste latitudini.
In quella sede è emersa anche la necessità di incontrare settori sempre più ampi di una cittadinanza apparsa sempre meno interessata alle vicende amministrative dell’Ente, dopo la grande partecipazione popolare che, invece, si registrò quattro anni fa in occasione delle ultime elezioni comunali.
Da allora è passato un mese e, per la verità, l’unico gesto davvero eclatante sono le dimissioni da assessore e da consigliere di Sisì Napoli, uno al quale si può contestare tutto, tranne la mancanza di dedizione alla causa per la quale venne prima eletto consigliere e poi nominato assessore, resa ancora più nobile dalla rinuncia fatta dallo stesso Napoli e dal vicesindaco Mariaelena Loschiavo, all’indennità di carica.
Ne sapremo di più lunedì sera, dunque. Dalla conferenza stampa cercheremo di cogliere, al di là delle ragioni delle dimissioni di Napoli, se emergerà, come del resto è avvenuto un mese fa, quel velo di amarezza diffusa che sembra pervadere tutti gli amministratori cittadini e che fa da contraltare ai sogni, alle speranze e alle aspettative della plebiscitaria elezione di quattro anni fa.