RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Santa domenica di Placanica (R.C.) – La straordinaria storia di Fratel Cosimo Fragomeni e dell’Opera della Madonna dello Scoglio, da lui fondata, quasi mezzo secolo fa, è stata trasmessa tre volte, in altrettanti programmi, andati in onda su RAI 1. Lunedì 17 marzo, dalle 15.30, a interessarsi dell’opera mariana nota a livello mondiale, è stata la redazione de “La Vita in Diretta”, la cui trasmissione è stata condotta da Paola Perego e Franco Di Mare.
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Se n’è poi parlato giovedì 20 marzo, alle 11.30, su Uno Mattina, con l’ottima conduzione di Lorella Landi. La stessa conduttrice ha avuto come ospiti, in via Teulada, alle “Amiche del sabato”, il giornalista, amico di Fratel Cosimo, e coordinatore della Comunità Madonna dello Scoglio, oltre ai miracolati dal Signore, per l’intercessione della Madonna dello Scoglio e la preghiera di Fratel Cosimo: Rita Tassone, che era rimasta paralizzata per tredici anni a causa di un osteosarcoma osseo – tumore maligno alle ossa; Rita Bonina, per il figlio Ivan, guarito da scoliosi e cifosi; Gianvito Casadonte, regista e patron del Magna Grecia Film Festival, che ha testimoniato la grazia ricevuta di una splendida bambina. Accanto a loro: la giornalista Ritanna Armeni; il sacerdote, padre Gaetano Saracino; Orietta Berti; Irene Pivetti; Simona Izzo; Patrizia D’Asburgo Lorena. Tutti concordi nel definire Fratel Cosimo l’uomo umile, dell’ubbidienza totale alla Chiesa, dotato di carismi straordinari, come quello dell’introspezione, capace di leggere nei cuori e di indirizzare sulla retta via. Fedele alle indicazioni che la Madonna gli ha dato nei Suoi quattro messaggi, dall’11 al 14 maggio 1968, perfettamente rispondenti alla Parola di DIO, nelle Sacre Scritture, in piena comunione con la Santa Chiesa, Fratel Cosimo Fragomeni invita tutti alla riconciliazione, quindi alla confessione, alla frequenza dei sacramenti e a mettere al centro del proprio cuore Dio. “Viviamo in un’era assai difficile” – ha infatti detto, ripreso dalle telecamere RAI – “per cui l’uomo ha sempre più bisogno di Dio. Dio deve vivere al centro del cuore dell’uomo, al centro della famiglia al centro di ogni impresa, perché l’uomo senza Dio non potrà mai fare nulla. Io prego per tutti affinché ogni uomo e donna possa incontrare nella propria vita Dio e vivere e mettere in pratica i Suoi insegnamenti.” L’opera mariana di Santa Domenica di Placanica, nota in tutto il pianeta, è oggetto di grande attenzione da parte dei mass media nazionali ed esteri, tant’è che persino la teutonica ZDF, Zweites Deutsches Fernsehen si sta interessando della Madonna dello Scoglio e di Fratel Cosimo. Solamente l’atteggiamento di profonda umiltà di Fratel Cosimo, che non concede interviste, limita l’azione di televisioni e giornali. Fra i servizi proposti dalla RAI 1, alcuni hanno riguardato lo svolgimento delle giornate speciali di preghiera, come l’undici maggio (la più importante dell’anno) in cui ricorre l’anniversario della prima apparizione della Madre di DIO a Fratel Cosimo, e dell’undici febbraio, in cui si celebra la giornata mondiale del malato. Si è parlato, inoltre, degli incontri costanti di preghiera, con i sacerdoti e Fratel Cosimo, di ogni mercoledì, sabato e domenica, dalle ore 14.00 (nel periodo invernale) e 16.00 (in quello estivo) il cui programma prevede: le confessioni, i colloqui personali di Fratel Cosimo con le 100 persone prenotate, la preghiera del santo Rosario, il pio esercizio della via crucis, la processione con il Santissimo Sacramento, la Santa messa, la preghiera di intercessione di Fratel Cosimo e la breve fiaccolata. Molto apprezzato, soprattutto da Orietta Berti e dalla Pivetti, l’eroismo cristiano del fondatore dell’opera mariana, in cui sorgerà il santuario più grande del Mediterraneo, che incontra ogni mercoledì e ogni sabato, di ogni settimana e di ogni mese, circa cento persone a colloquio privato, per un totale di circa diecimila pellegrini all’anno. “La gente frequenta lo Scoglio, accostandosi al sacramento della riconciliazione, soprattutto, e agli altri preziosi sacramenti che vengono ivi dispensati” – ha espresso l’arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, in una sua recente visita presso l’opera mariana – “perché si respira l’ossigeno di DIO perché qui, in questo luogo, c’è il dito di Dio.”