LOCRI- Si è tenuto ieri pomeriggio nella sala consiliare di Palazzo di Città, il terzo consiglio comunale avente per oggetto “l’approvazione elaborati definitivi del Psc con le osservazioni dei cittadini e d’ufficio“. Dopo il minuto di silenzio in ricordo delle vittime di Genova e Civita, nonchè di Mario Congiusta, papà di Gianluca, simbolo di lotta alla ‘ndrangheta, il gruppo di minoranza “Scelgo Locri” intervenendo in apertura, ha proposto il rinvio del civico consesso contestando le modalità con le quali è stata convocata l’assise. Una proposta non accolta dalla maggioranza, tanto da indurre il gruppo di opposizione ad abbandonare i lavori. Pertanto, l’adozione del Psc passa con i soli voti della maggioranza.
DI SEGUITO PUBBLICHIAMO INTEGRALMENTE L’INTERVENTO CON VIDEO DEL GRUPPO CONSILIARE SCELGO LOCRI AL CONSIGLIO COMUNALE E VIDEO DELL’ABBANDONO DALL’AULA:
Sig. Presidente, Sig. Sindaco, colleghi consiglieri,
quello odierno è il terzo consiglio comunale convocato dall’inizio della consiliatura e anche questa volta il gruppo consiliare Scelgo Locri è costretto a manifestare il proprio disappunto e l’indignazione per essere limitato, se non addirittura impedito, a svolgere il proprio compito di vigilanza, indirizzo e controllo dell’attività amministrativa. Nonostante l’importanza del punto all’ordine del giorno, tale da incidere su rilevanti aspetti ed interessi della vita dei cittadini locresi, siamo stati avvisati dal Presidente del Consiglio giorno 13, con un semplice messaggio di Whatsapp, che il successivo giorno 14, in pieno periodo feriale ed a ridosso di ferragosto, si sarebbe tenuta la conferenza dei capigruppo per convocare l’odierno consiglio comunale. Nessuna valida ragione, stante anche la non perentorietà dei termini per l’esame delle osservazioni, può giustificare tale gesto insipiente se non il chiaro intento di far passare in sordina l’argomento oggi trattato evitando che una programmazione dei lavori consiliari più ampia desse la possibilità di approfondire gli atti oggetto di discussione. Ancor più grave e irriguardosa per il consiglio comunale e per i Tecnici incaricati di redigere il PSC è la giustificazione da Lei fornita, Sig. Presidente, secondo cui l’Arch. Nasso, un tecnico incaricato dal Consiglio Comunale e a servizio dello stesso e dei cittadini di Locri, avrebbe dato la propria disponibilità a partecipare ai lavori consiliari solo giorno 21.
A ciò si aggiunga che non sono stati depositati in segreteria tutti gli atti oggetto di discussione (è il caso della più volte richiamata delibera di G.M. di declassamento di imprecisate aree, che non viene né numerata né allegata) ma solo le osservazioni dei cittadini e la relazione di risposta ad esse fornita dall’ufficio, cosa, questa, che impedisce concretamente a questo gruppo consiliare di valutare a pieno la proposta di delibera e rende illegittima e inficiata l’odierna discussione consiliare.
Pur tuttavia questo gruppo consiliare non può esimersi dal rilevare l’assoluta inadeguatezza dello strumento urbanistico in questione ad interpretare e risolvere le varie esigenze del territorio e dei cittadini locresi, ponendosi in evidente contrasto con le stesse linee guida ed il quadro conoscitivo dello stesso piano. Il mero esame visivo degli elaborati di piano rende chiara la mancanza assoluta di una visione urbanistica unitaria, l’assenza di direttrici di piano, o zonizzazioni tali costituire elementi di cerniera e raccordo con i comuni limitrofi, favorendone percorsi conurbativi e, inoltre, la stessa idea di fondo, tracciata nelle linee guida, del “consumo di suolo zero”, utilizzata quale parametro di riduzione dello sviluppo residenziale del territorio, è manifestamente disattesa, posto che le aree edificabili e potenzialmente tali si estendono a macchia di leopardo su tutto il territorio comunale, anche a ridosso delle fiumare (con dubbio rispetto dei vincoli PAI), interessando persino aree che nel previgente PRG erano interessate al rispetto del vincolo archeologico, il tutto senza una chiara logica urbanistica o una idea di sviluppo del territorio, ma solo per intercettare le esigenze abitative e di adeguamento degli abusi edilizi perpetrati negli anni.
Questo gruppo consiliare, inoltre, non può esimersi dal rilevare che la fase di avvio delle osservazioni dei cittadini è coincisa con la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale, ciò in palese violazione di legge, posto che è notorio che dalla Convocazione dei Comizi Elettorali è preclusa qualsiasi attività amministrativa che non sia di ordinaria amministrazione. E’ evidente che aver fatto coincidere la campagna elettorale con la chiamata dei cittadini a pronunciarsi con le osservazioni al PSC e, quindi, con la tutela dei propri interessi legittimi, è fonte di seria e concreta preoccupazione per i risvolti che potrebbero essersi determinati e che non è compito di questo gruppo consiliare indagare.
Passando al merito delle 28 Osservazioni prodotte dai cittadini siamo costretti a denunciare, preliminarmente, il mancato rispetto delle forme di partecipazione attiva dei cittadini previste con l’avvio dell’iter procedimentale del PSC. Infatti, non risulta che l’ente abbia effettuato una adeguata campagna di pubblicizzazione ed informazione alla città sullo strumento delle osservazioni e sui termini per proporre le stesse. Tale rilievo inficia e rende illegittimo l’iter procedimentale e potrebbe essere valido motivo di annullamento in sede giudiziaria amministrativa dell’intero piano.
In ogni caso, non si è compresa la logica motivazionale con cui sono state accolte dieci osservazioni e rigettate le rimanenti 18. Leggendo le varie motivazioni si rileva come esse siano contraddittorie tra di loro e non seguano un criterio univoco predeterminato. Ciò ha determinato l’incomprensibile arbitrio con cui, anche nello stesso comparto edilizio e su fondi limitrofi, alcune osservazioni siano state accolte ed altre respinte.
- E’ il chiaro caso che si è verificato con l’accoglimento delle osservazioni n. 1 , 8, 10, 11, 12 e 20, 26 e con il rigetto, inspiegabile della osservazione n. 13.
Per l’accoglimento di dette osservazioni l’ufficio ha fatto ricorso all’istituto dell’”Ammagliamento” che però non si riscontra essere stato adottato nell’esame dell’osservazione 13, inerente un fondo limitrofo e congiunto a quelli oggetto delle osservazioni accolte. Preoccupante è la circostanza, impossibile da sottacere anche se casuale, che il firmatario dell’osservazione respinta era soggetto candidato nella lista Scelgo Locri contrapposta all’attuale Amministrazione.
- Analoga incomprensibile discrasia la si rinviene nell’esame dell’Osservazione 25, laddove l’Ufficio neppure risponde al rilievo mosso circa la sussistenza di un nodo di intermodalità ubicato, con evidente errore grafico, in un terreno, lontano da incroci. Il terreno in questione, infatti, è posto in pieno centro cittadino e sulla strada Cosmano, a monte del carcere e delle scuole elementari, in zona certamente a vocazione residenziale. Peraltro è contornato da zone residenziali o potenzialmente tali. Per tale specifica osservazione, il concetto di “Ammagliamento” non viene minimamente considerato, nonostante l’espresso richiamo degli osservanti e nonostante i terreni a monte dello stesso e confinati con esso siano stati, peraltro in modo isolato nel comparto edilizio, resi potenzialmente edificatori. Non si può neppure tacere che l’Osservazione sia stata avanzata da sei cittadini, che l’Avv. Alberto Brugnano non sia il primo firmatario, e che l’ufficio lo abbia specificatamente indicato, tralasciando i nomi degli altri, ed inoltre non si può non rilevare che tale soggetto (certamente sarà un caso) è stato coordinatore della lista Scelgo Locri e che, quindi, viene specificatamente indicato e penalizzato.
- l’Osservazione n. 2 e 23 sembrerebbero in contrasto con la motivazione dell’osservazione n. 17. Tutte e tre riguardano edifici esistenti e potenzialmente ampliabili e non destinati a soli fini residenziali e gli interessati chiedono che nella relativa zonizzazione sia prevista la possibilità di destinare tali edifici a fini produttivi o per lo sport e tempo libero. Ebbene L’osservazione n. 17 viene accolta e le altre respinte senza una chiara ed univoca motivazione.
- Particolare, poi, il caso delle osservazioni n. 5 e 6 in cui l’ufficio per motivare la propria scelta urbanistica si spinge ad evidenziare ipotesi di reato per lottizzazione abusiva senza trasmettere gli atti alla Procura e che, inserita in tali osservazioni assume il senso di scoraggiare il cittadino dal rivendicare le proprie ragioni.
- le osservazioni n. 4 e 7 pongono un serio problema di raffronto con le linnea guida approvate dal PSC e l’impostazione iniziale data allo stesso, tale che potrebbero inficiare l’intero iter procedimentale ed inoltre si pongono in contrasto in un certo qual senso con l’osservazione n. 15 per le diverse soluzioni tecniche che vengono approntate. Infatti, la possibilità di realizzare interventi edilizi sulle aree del lungomare potrebbe essere motivo di rilievo da parte della Regione Calabria. A riguardo si evidenzia che mentre per tali osservazioni l’Ufficio con la propria osservazione nn. 5 e 6 prevede di risolvere il problema lamentato dagli osservanti stabilendo un regime transitorio nelle more di approvazione del PAU del Waterfront, relativamente all’osservazione n. 15 tale soluzione transitoria non viene neppure immaginata. Orbene, questo gruppo consiliare certamente rifugge dall’idea che l’osservazione n. 15 sia stata rigettata solo perché a proporla sia stato il padre di un consigliere comunale di minoranza, ma non può esimersi dal rilevare che dall’esame di tale osservazione emerge che per i prossimi anni l’intera edificazione all’interno del centro identitario storio di Locri (ex zona A) sarà preclusa fino a quando non si faranno piani attuativi. Sarebbe opportuno e indispensabile, quindi, nelle more di predisposizione ed attuazione del PAU, consentire interventi di ristrutturazione edilizia per gli interventi di cui all’art.49 della L.R. 2002 (recupero sottotetti ai fini abitativi per ridurre il consumo di suolo, recupero interrati e seminterrati ai fini commerciali etc.) consentendo (per come già previsto dal PRG), in accordo con l’amministrazione comunale (permesso di costruire), interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici di scarsa consistenza strutturale ed architettonica e di elevata vulnerabilità sismica, in questo caso, a salvaguardia della pubblica incolumità.
Inoltre, alla luce di quanto esposto si chiede di sapere come sia possibile, invece, che, recentemente, altri soggetti in peno centro storico stiano realizzando interventi consistenti proprio di demolizione e ricostruzione.
- Le osservazioni nn. 18 e 19, seppur meritevoli di attento esame sono state sbrigativamente rigettate nonostante esse rappresentassero rilievi di interesse collettivo. Lamentano gli osservanti che i loro terreni ricadevano in zona D artigianale e ora siano identificati come Zona di Atterraggio Elicotteri. Orbene, i terreni in questione, così come parte di quelli oggetto dell’osservazione n. 25, sono ubicati su una strada principale che conduce all’Ospedale ed a ridosso del centro abitato, in zona chiaramente a vocazione edificatoria. Su tali terreni omette di dire l’Ufficio che era stato approvato un progetto preliminare di attuazione del PRG prevendendo una zona P.I.P. artigianale e che il privato non ha alcuna colpa se tale progetto non sia stato coltivato dall’Ente. Certamente, contrariamente a quanto sostenuto dall’Ufficio non è certo il cittadino che doveva fare i piani attuativi in zona D. Tale motivazione è ultronea e rischia di inficiare l’intero iter amministrativo, esponendo il PSC e la delibera oggetto di odierna discussione al rigetto d parte del TAR in caso di ricorso, con evidente danno per l’Ente (tale rilevo specifico vale anche per l’osservazione n.27). La gravità del rigetto imposto, inoltre, riguarda la circostanza che la previsione di realizzare una zona di atterraggi elicotteri (cosa che generalmente avviene in altre zone della Città) sarebbe stata imposta dal Piano di protezione Civile che è uno strumento attuativo e di secondo livello rispetto al PSC ed è quindi assurdo che possa esso modificare o limitare le previsioni urbanistiche del principale strumento di pianificazione. E’ illegittimo motivare che il PSC non abbia poteri modificativi sul piano di protezione civile e ancor meno che il Consiglio comunale, organo sovrano, non possa determinarsi autonomamente a riguardo.
Vengono colpevolizzati gli osservanti per non essersi opposti al piano di protezione civile ma analoga motivazione l’ufficio non la da pure per le osservazioni nn. 4 e 7 che pur incidendo su piano spiaggia lo modificano. Non viene detto, infatti, tali ultimi osservanti che si sarebbero dovuti opporre al piano spiaggia.
- Anche l’ osservazione n. 16 meritava maggiore approfondimento. Il terreno in questione è di vaste dimensioni ed è posto a ridosso della via Cosmano, nelle adiacenze dello Stadio Comunale e limitrofo alla caserma dei carabinieri, al costruendo Palazzo di Giustizia ed al plesso scolastico Virgilio. La previsione di piano, come emerge anche dall’impatto visivo degli elaborati planimetrici, è tale che per i prossimi decenni si verrà a creare una frattura nel tessuto urbanizzato comunale. Sarebbe stato opportuno, quindi, valutare l’accoglimento, anche parziale dell’Osservazione, proprio utilizzando il criterio dell’Ammagliamento utilizzato per altre osservazioni e consentendo la realizzazione di interventi edilizi anche in zone limitrofe agli insediamenti abitativi esistenti sul fondo e in stato di fatiscenza.
- Analogo discorso evidenziato per l’osservazione di cui al precedente punto n. 8 può valere per le osservazioni n. 9 e 21.
- Pertinente appare l’osservazione n. 3 che evidenzia nello specifico la chiara disparità di trattamento che viene operata dall’ente nel prevedere specifiche soluzione per risolvere gli abusi edilizi ma pregiudica chi, rispettoso della legge, non ha costruito negli anni e che in virtù del piano approvato non lo potrà fare in seguito. Analogamente l’osservazione n. 24 evidenzia una seria penalizzazione ed una disparità di trattamento e contraddittorietà con tutte le motivazioni addotte a sostegno della riclassificazione edificatorie di aree che il PSC aveva declassato. L’osservante lamenta infatti di avere un terreno che era si in zona Bo, ovvero edificatoria ma con conservazioni di volumi, ma che pur sempre era inserita in un comparto edificatorio. Non è corretta, quindi la giustificazione dell’Ufficio che l’area agricola produce lo stesso effetto della zona B0 posto che non si possa intervenire in modo diretto in nessuna delle due previsioni di piano.
Alla luce di quanto sopra evidenziato ed al fine di consentire la fattiva collaborazione di questo gruppo consiliare e una più ampia partecipazione dei cittadini a un processo di tale importanza si chiede il differimento ad altra data della trattazione dell’Ordine del Giorno previo deposito di tutti gli atti correlati all’argomento e le dovute forme di informazione dei cittadini con invito ai tecnici incaricati, nel rispetto della loro autonomia, a valutare le motivazioni addotte per ciascuna delle osservazioni esaminate alla luce delle incongruenze emerse.
Nelle more il gruppo consiliare “Scelgo Locri” si dichiara disponibile a collaborare e partecipare con le forme e gli strumenti previsti dallo statuto dell’Ente e dal regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale invitando il Presidente a costituire ai sensi dell’art. 15 comma 6 del citato regolamento la commissione consiliare permanente “ASSETTO ED UTILIZZO DEL TERRITORIO” prevista dall’art. 17 dello Statuto che ha lo specifico compito di svolgere “funzioni preparatorie e referenti per gli atti di competenza del Consiglio” attraverso “l’esame preliminare degli atti di competenza del Consiglio”.
In caso di rigetto della proposta di rinvio, nonostante i rilievi sopra evidenziati, questo gruppo consiliare si vedrà costretto a valutare opportune iniziative a tutela delle prerogative e competenze dei consiglieri comunali e più in generale dei diritti dei cittadiNI.
Si chiede formalmente che il presente documento costituisca parte integrante delle premesse della delibera e non semplice allegato della stessa.
Il Gruppo Consiliare “SCELGO LOCRI”