LOCRI – Lo stato dell’arte del programma di interventi strutturali e impiantistici definito entro il processo verbale di conciliazione sottoscritto nel mese di agosto 2014 tra Sorical e Comune di Locri e depositato al tribunale di Locri, per risolvere il problema dell’acqua torbida che sgorga nei rubinetti delle principali contrade locresi a causa dell’eccessiva sedimentazione di manganese nelle pareti interne delle tubature.
E’ stato il tema di un incontro che ha avuto luogo questo pomeriggio a palazzo di città con la società che eroga l’acqua potabile, rappresentata da un nutrito staff di tecnici, composto dal direttore dell’area operativa Sergio De Marco, dal responsabile tecnico di zona Giulio Gangemi, ambedue ingegneri, così come il loro collega Vigiani, e dal dottor Lo Piccolo. Lo staff si è confrontato con la delegazione composta dal sindaco Giovanni Calabrese, dal suo vice Raffaele Sainato e dai consiglieri comunali Maria Antonella Gozzi, Maria Davolos, Sergio Schirripa ed Enzo Panetta. Insieme a loro, alcuni rappresentanti del comitato di residenti a Moschetta.
In pratica, buona parte del cronoprogramma concordato è stato realizzato, tanto che l’acqua non è più torbida, e, a detta dei vertici di Sorical, i previsti interventi successivi, seppur previsti dall’accordo, non sono stati ancora realizzati in quanto non se ne ravvisa, a tutt’oggi, la stretta necessità.
De Marco, che in mattinata aveva protocollato una lettera al Comune di Locri (e per conoscenza alla Regione Calabria, all’Asp di Reggio Calabria (servizio igiene, alimenti e nutrizione Ambito di Locri) e al Ctu Giuseppe Mirarchi, ha detto in premessa che «Gli esami analitici di laboratorio relativi all’acqua erogata nelle contrade sono perfetti e la popolazione non riferisce più lamentele, tanto che come si è visto a Moschetta, non c’è manganese che da ossido diventa sale e avvelena l’acqua che anche se parte dai pozzi influenzata dalla presenza di manganese, subisce, durante il suo percorso nelle tubature, dei trattamenti chimici e un filtraggio tali da farla arrivare pura nei rubinetti delle case e nelle fontane in strada».
Attualmente, le contrade che più avevano patito la presenza di manganese nell’acqua vengono servite dall’acquedotto “storico” del Novito «Dal quale – ha detto De Marco – sgorga acqua purissima e sicuramente migliore di quella dei pozzi di contrada Canneti, ai quali attingiamo solo nei mesi estivi perché il maggiore fabbisogno non fa arrivare, d’estate, i volumi richiesti dall’utenza delle contrade».
E’ stato l’ingegner Vigiani, già docente dell’Unical, a illustrare in dettaglio i lavori eseguiti in questo anno e mezzo, partendo proprio dal bypass al partitore “Gabella” che permette l’adduzione in carico dall’acquedotto del Novito al serbatoio Moschetta, fino all’installazione di una valvola automatica per la riduzione della pressione nella rete principale alimentata dal serbatoio “Moschetta” (che ha permesso di ridurre il consumo d’acqua del 30%), agli interventi al campo pozzi di contrada Canneti, con impianto di filtrazione annesso al serbatoio Moschetta.
Consiglieri e sindaco hanno rilevato come l’accordo prevedesse anche la modifica per accorciamento e intasamento parziale del pozzo numero uno di Canneti e i relativi interventi di spurgo, così come gli interventi di alesatura meccanica e/o pulizia chimica per l’asportazione delle incrostazioni di manganese.
In entrambi i casi, Sorical ha sospeso l’attuazione dei suddetti lavori «In considerazione – è scritto nella relazione illustrata dall’ingegner Vigiani – dell’efficacia degli interventi già eseguiti».
E se tutti hanno deciso di continuare a tenere alta l’attenzione con un costante monitoraggio sulla situazione (che costituisce l’attività quotidiana dell’ingegner Gangemi e dello staff della sede di Locri), si è individuata, come ipotesi di risoluzione strutturale del problema, il collegamento tra il nuovo acquedotto di Campo Pozzi a Portigliola al serbatoio di Moschetta.
Non si tratta, ovviamente, di un progetto d’imminente realizzazione, e poi richiederebbe un investimento importante da parte della Regione Calabria, anche se, come hanno detto Lopiccolo e Gangemi «Appena Sorical diverrà ente di gestione, rifaremo moltissimi interventi strutturali di tubazione in tutta la Calabria».
Per completezza d’informazione, giova ricordare che l’attuale tubazione è quella realizzata nel secolo scorso dalla Cassa per il Mezzogiorno.
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