di Gianluca Albanese
CAULONIA – Uno spettacolo di altissimo livello. Dopo l’inizio col botto della prima serata, culminata col concerto di Hevia, il secondo atto del Kaulonia tarantella festival ha offerto due momenti di grande musica e cultura. Alle 20, infatti, la platea che ha gremito lo spazio antistante l’affresco bizantino ha assistito allo spettacolo letterario-musicale “Identità, musica e parole”, in cui lo scrittore Carmine Abate ha letto quattro brani tratti da altrettanti romanzi, intervallati dalla musica di Fabio Macagnino e di Cataldo Perri e il suo “Squintetto”; quest’ultimo pubblicherà, nel mese di ottobre, l’album “Perri canta Abate”, composto da brani ispirati dai romanzi dello scrittore arbreshe originario di Carfizzi.
Un esperimento riuscito, quello degli spettacoli in prima serata che precedono i concertoni in piazza Mese. Come ha spiegato, infatti, il maestro Carlo Frascà, che ha introdotto la serata «Il titolo di questa parte del festival – ha detto – è “L’estetica dell’identità”, ed è la parte più intima, di relazione».
Carmine Abate, dal canto suo, ha spiegato che «Sebbene i brani siano tratti da quattro romanzi diversi, in realtà c’è un unico filo conduttore, che inizia dal 1903 con la partenza di mio nonno, poi quella di mio padre e, infine, la mia».
La meravigliosa “Esperia” di Fabio Macagnino, impreziosita dagli archi, dalla fisarmonica e dalle chitarre battente e classica dello Squintetto di Perri ha dato il via alla serata, nel corso della quale Macagnino ha eseguito altri due classici del suo repertorio, come “Jasmine Butterfly” e “Zzaffratatrance”, alternandosi con lo Squintetto di Perri, definito da Abate «Il più grande chitarrista battente del mondo», col cantautore che ha ribattuto con un gioco di parole: «Speriamo che non lo LocciSanno», alludendo al talento di Marina di Gioiosa Ionica.
La seconda parte, invece, è proseguita, come di consueto a piazza Mese, laddove sul palco si sono avvicendati gli Agricantus con le loro atmosfere arabeggianti, e l’apprezzatissimo virtuoso della chitarra Francesco Buzzurro, che ha lasciato il pubblico a bocca aperta con la sua esibizione in cui, partendo dai classici del repertorio dei Beatles ha eseguito, tra gli altri, brani di Pino Daniele e Stevie Wonder, concludendo col “Nessun dorma” di Puccini.
Dopo l’esibizione del percussionista Alfio Antico, Buzzurro è tornato sul palco per accompagnare il sassofonista jazz di livello mondiale Francesco Cafiso.
Di seguito il programma della terza serata, in programma oggi:
I ritmi palpitanti della tradizione accompagnano il borgo di Caulonia Superiore oltre il giro di boa di questo KTF2018. Dopo la miscellanea di generi promessa dai concerti degli Agricantus e di Francesco Cafiso in programma per questa sera, è già tempo di pensare alla terza giornata della XX edizione del Kaulonia Tarantella Festival, che rispolvererà melodie e atmosfere più radicate che mai nel nostro comprensorio.
Anche domani, venerdì 24 agosto, la giornata sarà inaugurata dall’apertura del Piccolo museo pratico esperienziale dello strumento popolare alle ore 17:30, presso la Chiesa di San Michele, che fino alle ore 21:00 permetterà al pubblico scoprire o riscoprire gli strumenti, le tradizioni e i suoni che saranno protagonisti del Festival.
Alle ore 18:00, quindi, Piazza Seggio ospiterà il terzo ciclo di lezioni di tarantella calabrese, pizzica salentina e “ballettu” siciliano, continuando a formare nel mondo migliore il pubblico in vista dei concerti della serata.
Alle ore 20:00 l’affresco bizantino ospiterà per la terza volta il prime time, affidato per l’occasione a Nino Racco e Matilde Politi. I due artisti si esibiranno nello spettacolo “Il Cantastorie. Sicilia e Calabria a confronto”, che permetterà al pubblico di capire quali differenze intercorrono tra la nostra tradizione cantautoriale e quella dei nostri cugini isolani.
Il suono degli strumenti della nostra tradizione accompagnerà dunque gli ospiti di Caulonia Superiore fino al concertone di Piazza Mese, che alle ore 22:00, vedrà salire sul palco un artista che non ha bisogno di presentazioni e al quale è stata affidata anche la direzione artistica di questa terza magica serata: Eugenio Bennato. Elemento di spicco della scuola di cantautori napoletana composta, tra gli altri, dai due fratelli Edoardo e Giorgio, Pino Daniele, Tony Esposito e Alan Sorrenti, Bennato, vecchia conoscenza del Kaulonia Tarantella Festival, unirà i ritmi che hanno contraddistinto il movimento “Taranta Power”, di sua creazione, a quelli dell’artista folk reggino Mujura, special guest star della serata assieme allo Sponda Sud Quartet.
Come ormai avrete capito, anche il termine del concerto di domani sera non segnerà la fine della lunga giornata del KTF! Dalle ore 23:45, infatti, in Piazza Mese, Piazza Seggio e Piazza Bellavista, tornerà l’appuntamento con la sezione “La tradizione si danza”, che vi permetterà di ballare ai ritmi della tarantella calabrese, della pizzica salentina e del ballettu siciliano fino a notte fonda.
Il modo migliore di prepararsi al gran finale…
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