di Gianluca Albanese
Istruttivo come un viaggio d’istruzione in un campo di concentramento, commovente come il film “La vita è bella” di Roberto Benigni, avvincente come una puntata di “Sfide”, il programma RAI che racconta storie in cui lo sport diventa metafora di vita. “Il mediano di Mauthausen” (2019, Diarkos) del giovane giornalista cosentino Francesco Veltri è un saggio che se non fosse per la drammatica realtà della storia narrata verrebbe scambiato per un romanzo. Riguarda la vicenda umana di Vittorio Staccione, calciatore di Torino, Fiorentina, Cremonese, Cosenza e Savoia che concluse la sua breve vita nel campo di concentramento nazista, pagando a caro prezzo le proprie idee antifasciste. Con un paziente lavoro di ricerca documentale e uno stile narrativo che ricorda quello di un giovane Scurati, l’autore descrive l’infanzia di questo figlio del proletariato in una Torino del primo ‘900 che corre come un indemoniato con un pallone di pezza ai piedi nei campi di periferia, fino a quando viene notato da un talent scout che lo porta a giocare nelle giovanili del Torino fino all’approdo in prima squadra. E se la carriera gli regalerà tante soddisfazioni, non mancheranno gli eventi traumatici e terribilmente negativi. Con una costante: la militanza antifascista e quegli ideali trasmessi dal fratello maggiore Francesco. Una parabola triste e complessa la sua, ma che, come scrive nella prefazione del libro Eraldo Pecci (centrocampista di Torino e Fiorentina negli anni ’80) va conosciuta e letta, per non dimenticare mai, specie in tempi di sovranismo dilagante, le crudeltà e le inenarrabili violenze di fascismo e nazismo. E come una dittatura interferisse anche nella vita di un bravo calciatore lo si capisce perfettamente leggendo il libro di Veltri, ottimo antidoto ai fin troppi tentativi di revisionismo storico e in cui le teste calde nelle curve e perfino all’interno del rettangolo di gioco ostentano saluti romani. “Il mediano di Mauthausen” verrà presentato, in anteprima assoluta nella provincia di Reggio Calabria e dopo un apprezzato tour nell’Italia settentrionale, lunedì 23 dicembre alle 18 nello spazio culturale “MAG. La ladra di libri” di Siderno. Gianluca Albanese dialoga con l’autore. Interviene la giornalista professionista Simona Musco.