di Emanuela Alvaro
GIOIOSA IONICA – Nella seduta di Consiglio comunale di diverso tenore i punti all’ordine del giorno. Dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, i consiglieri sono passati a trattare il secondo punto: “Approvazione disciplinari De.Co. di produzione “Pasta Reale”, “Turruni di Ziti”, “Pezzo Duro”, “Paste con lo Zucchero”.
«Il 20 dicembre 2013 istituimmo la De.Co., oggi con l’approvazione dei disciplinari le diamo contenuto, una grande opportunità di sviluppo per i nostri prodotti. C’è una storia che racconta questi dolci senza la quale non avrebbe senso la De.Co. Storia accompagnata all’esperienza sensoriale che regalano, a chi li assaggi, questi prodotti prettamente artigianali. Approvando i disciplinari e creando un logo noi andiamo a tutelare questo grande patrimonio. La De. Co. non è un punto di arrivo nonostante l’articolazione del progetto, ma un modo per dare respiro alla nostra produzione artigianale. Verrà istituito un registro e nominata una commissione per garantire il rispetto della stessa». L’assessore Lidia Ritorto ha spiegato ai consiglieri il senso di questo progetto, non dimenticando di ringraziare quanti hanno partecipato affinché si arrivasse a questo punto. «Persone che hanno capito il valore di un percorso di questo tipo».
Approvazione dei disciplinari sulla quale ha espresso delle perplessità il consigliere di minoranza, Riccardo Modafferi, pur sottolineando l’ importanza del progetto. Si è chiesto se non sarebbe stato meglio nominare la commissione di esperti e questi in un secondo momento vagliare e approvare i disciplinari.
«Chiedere alla commissione di discutere di come deve essere fatto il dolce – ha risposto l’assessore Ritorto – quando a dirlo sono stati dei maestri pasticcieri, mi sembra inutile. Sono stata molto attenta e scrupolosa nell’ottenere la ricetta originale. Il padre di Sergio e Antonio Pisciuneri ci ha molto aiutati. La funzione della commissione è di controllare il modo in cui viene utilizzato il marchio». Ad avvalorare l’importanza di questo percorso, il sindaco, Salvatore Fuda, il quale nel ringraziare l’assessore per l’enorme lavoro ha ricordato che lo sforzo per raggiungere questo obiettivo è stato sostenuto anche economicamente dall’amministrazione. «Vero è che dobbiamo cambiare un po’ tutti atteggiamento. E su questo percorso di rinnovamento non dimentichiamo “Dolcemente Gioiosa” una manifestazione che ha come scopo quello di far conoscere i prodotti oltre il nostro territorio e i percorsi attivati e da incrementare con “Slow Food – Condotta Locride” per realizzare la Comunità del cibo».
Approvato il secondo punto all’unanimità si è passati a discutere dell’Atto di indirizzo alla Giunta comunale per l’approvazione del (P.T.P.C.) Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione del triennio 2016/2018. Terzo punto introdotto dal segretario comunale, Arturo Tresoldi. Un settore che pur con una legge del 2012 non ha dato i risultati sperati. Una situazione fin troppo chiara alla quale inevitabilmente porre rimedio, rivedendo tutta la struttura dell’anticorruzione nei Comuni. Tutti colpevoli di non aver fatto abbastanza, dai politici ai dirigenti, si cerca adesso di correggere il tiro, così come imposto ora dalla normativa, portando in consiglio comunale la questione in modo tale da fornire, appunto, l’atto di indirizzo alla giunta. Tutto basato sull’analisi territoriale, mappando i processi e nello specifico quelli come i concorsi, gli appalti, i contributi, gli acquisti in forma diretta, valutando il rischio e garantendo la trasparenza, indicando nella proposta di deliberazione i mezzi di prevenzione.
All’introduzione del segretario comunale, il consigliere di minoranza Rocco Giuseppe Mazzafero ha risposto sottolineando come questi atti sono poco più di una questione formale, perché nella sostanza difficilmente si riesce a metterli in pratica. «Di quello che stiamo dicendo poco o nulla riusciamo a produrre nello specifico. Facciamo un atto formale senza pensare che con questo si possa cambiare qualcosa».
A questa affermazione ha risposto il primo cittadino ricordando che l’Ente pur vivendo queste criticità ha cercato di porre in essere delle pratiche valide per farvi fronte. «Si fa uno sforzo quotidiano in questa direzione, l’impegno c’è e anche cambiare una modulistica o una procedura per quanto possano sembrare banali sono funzionali in tal senso. Strumenti che possono sembrare non utili, alla fine lo sono come di fatto lo è ad esempio la tracciatura complessiva di un procedimento».
Dopo l’approvazione che ha registrato solo un’astensione si è approvata l’adesione del Comune alla Suap come già stato in passato.