
Immagini e Video ESCLUSIVI di Enzo Lacopo © 2020
R. & P.
GERACE – Si è tenuta questa mattina la presentazione del Progetto SMART Heritage, finanziato dal programma di cooperazione europea “Interreg Adrion”, che mira a favorire e sostenere lo sviluppo economico e sociale sostenibile nelle aree adriatiche e ioniche, attraverso la creazione di crescita e occupazione, il miglioramento dell’attrattività, della competitività e della connettività, la protezione e valorizzazione del patrimonio cultuale.
L’amministrazione comunale di Gerace, che da sempre considera una priorità assoluta tutelare e valorizzare il vasto e unico patrimonio culturale che caratterizza il suo borgo storico, partecipa al progetto come partner al progetto, che vede coinvolti soggetti europei e non europei dell’area adriatico-ionica come: l’Agenzia di sviluppo di Evia (Chalkida – Grecia), il comune di Forlì, il ministero per lo Sviluppo albanese con il dipartimento “Albanian Development Fund” di Tirana, l’Università di Mostar (Bosnia) e l’agenzia di sviluppo Zadra Nova (Croazia).


L’obiettivo prioritario di “Smart Heritage” è quello di migliorare, innovare e rendere intelligente, ossia “smart”, la fruizione del patrimonio culturale ai fini turistici delle città coinvolte dal partnariato tra cui il borgo storico di Gerace. Il progetto prevede la realizzazione di attività strettamente connesse alla valorizzazione e fruizione turistica intelligente dei beni culturali, tra cui la creazione di un itinerario culturale (cultural route) che colleghi il patrimonio delle città coinvolte attraverso la storia e la gastronomia. Si mira a creare un itinerario culturale da candidare per il riconoscimento o l’inserimento tra gli itinerari culturali del Consiglio d’Europa.
Durante i lavori della mattinata, particolarmente dedicata alla Stampa, si è svolta la visita guidata alla Città di Gerace, con la fantastica guida di Ruggero I il Normanno, che ha condotto i giornalisti lungo gli ameni percorsi della storia che hanno reso immortale la città di pietra.
Quindi, presso il Convento di San Francesco dalle ore 12.00, si è aperta la conferenza stampa con i saluti del sindaco Giuseppe Pezzimenti; a seguire la presentazione di “Smart Heritage” curata da Loredana Panetta, team leader per Gerace del progetto. Un tuffo nella storia dell’antico borgo calabrese è stato possibile grazie all’intervento dello storico Attilio Spanò. La valorizzazione del patrimonio culturale normanno è stata sviluppata grazie al contributo della Pro loco della Città di Gerace con il Presidente Tina Macrì. Infine l’attesa presentazione del prodotto video-storytelling: “The Norman Dream”, dedicato al sogno di Ruggero e curata da Lavinia Barletta per Polonio Video. A conclusione della mattinata una degustazione dedicata ai giornalisti dei prodotti tradizionali del centro storico calabrese.
Gerace 24/10/2020
La Segreteria del Progetto Smart Heritage

Il progetto Smart Heritage
Gerace insieme ai partner del progetto sta lavorando ad una mappatura digitale delle bellezze architettoniche, paesaggistiche della città, comprese le figure storiche che hanno avuto un ruolo nella costruzione della storia del luogo. L’itinerario culturale che sarà realizzato sarà reso fruibile su una piattaforma digitale per offrire al mercato del turismo internazionale, una proposta alternativa di vacanza che va oltre la formula tradizionale sole-mare-spiaggia che caratterizza i paesi dell’area adriatico-ionica.

Sul piano dell’innovazione “Smart Heritage prevede la realizzazione di strumenti che facilitano la fruizione turistico-culturale delle città partner tra cui la creazione di video-mapping, storytelling, video-storytelling e ologrammi.
Nello specifico si prevede la realizzazione di:
- Un video-storytelling (The norman dream/il sogno normanno rientra in tale attività) e attività di storytelling nelle città coinvolte;
- Attività di storytelling ovvero racconto innovativo della storia dei luoghi tramite un personaggio storico (Connecting faces of Europe), come Caterina Sforza per la città di Forlì e Ruggero I, detto il normanno, per la città di Gerace;
- Attività formative per gli operatori turistici e gli stakeholder su come si costruisce, si comunica e si promuove una località ai fini turistici. A Gerace il prossimo Novembre si avvieranno le attività formative a beneficio degli operatori locali coinvolgendoli in un percorso di costruzione della destinazione turistica “Gerace città normanna”;
- Video-mapping e ologramma per raccontare la storia dei luoghi. A Gerace verrà realizzato l’ologramma di Ruggero I, che narrerà la sua storia e la storia della città;
- Un piano di azione per la valorizzazione turistica e culturale delle città coinvolte con particolare attenzione alla sostenibilità ed al concetto di turismo sostenibile. Il rispetto dell’ambiente, delle persone e dell’economia dei luoghi interessati saranno al centro di tali piani di azione.

Il prodotto video-storytelling “The Norman Dream”
“The Norman Dream”, è un video-storytelling che racconta Gerace tramite i personaggi di Ruggero I il normanno e di suo fratello Roberto detto il Guiscardo. L’idea è nata durante le riunioni transazionali di progetto quando i partner hanno deciso di costruire l’itinerario culturale attorno a delle forti personalità del passato, che hanno lasciato un’indelebile impronta del loro passaggio che ancora oggi è ben visibile nella storia delle città coinvolte.
Gerace ha attribuito il compito di raccontare la sua storia a Ruggero I il Normanno, figura di spicco della storia Geracese, di cui narrano i libri di storia ma anche le leggende.
La trama si svolge seguendo il sogno di Ruggero, che torna dal passato per rivedere la città da cui era rimasto affascinato, tanto da lasciare un’impronta indelebile nel suo cuore; un luogo segnato anche dal perdono del fratello Roberto detto il Guiscardo per il suo ignobile tradimento.
Il video-storytelling “The Norman Dream” e il video (in fase di realizzazione), che sarà la base dell’ologramma, saranno fruibili su una piattaforma web e contribuiranno a creare l’itinerario culturale che si spera possa avere il riconoscimento dal Consiglio d’Europa. Il breve filmato “The Norman Dream” è stato realizzato con la collaborazione della locale pro-loco e dalla Polonio video una società di giovani promettenti film makers della Locride.

Cenni Storici su Gerace
Gerace è considerata una delle più belle cittadine artistiche della Calabria perché conserva uno splendido centro storico in cui le case presentano ancora intatti gli antichi stili architettonici Gotico, Bizantino, Normanno e Romanico.
La città sorge su una rupe costituita da conglomerati di fossili marini in posizione incantevole a 470 metri sul livello del mare.
Suddivisa in cinque aree urbane (il Castello, la città, il Borghetto, il Borgo Maggiore e la Piana) Gerace e i suoi dintorni portano i segni di un’urbanizzazione che ha origini lontane nel tempo. Poco distante dall’attuale centro abitato è infatti possibile visitare i resti di una necropoli che risale ad epoche diverse e che conserva tracce di tre periodi distinti. Sono state rinvenute nell’area archeologica ceramiche del IX secolo a.C., corredi indigeni e di importazioni risalenti al VII secolo a.C. e prodotti di fattura greca e italiota datati al VII secolo a.C..
Gerace fu abitata sin dal neolitico: nel X secolo a.C. la popolazione indigena ha lasciato testimonianze di una civiltà protostorica molto interessante specialmente intorno all’ VIII° secolo a.C., quando questa civiltà si è fusa con quella dei coloni greci i quali, prima di fondare la città di Locri Epizefiri sulla marina sottostante, hanno trascorso un breve periodo di convivenza sulla collina.
Il sito continuò ad essere abitato e frequentato anche quando la polis di Locri Epizefiri raggiunse il suo massimo splendore nel V° secolo a.C. ed ebbe un notevole sviluppo nel IX secolo quando arrivarono i Locresi per sfuggire al pericolo saraceno.
Il nome Gerace deriverebbe secondo alcuni studiosi da una corruzione del greco “aghia kiriaka” (Santa Ciriaca) mentre per altri dal termine “Ierax” che vuol dire sparviero. Narra infatti un’antica leggenda che nel 915 uno sparviero guidò sul pianoro i superstiti dell’eccidio avvenuto a Locri in seguito ad una tremenda incursione dei Saraceni. Lo stemma comunale, a testimonianza di ciò, reca ancora oggi come simbolo uno sparviero. Secondo un’altra ipotesi, invece, il toponimo deriverebbe dal termine greco: “Jerà akìs” (vetta sacra).
Gerace ha da sempre svolto un ruolo strategico considerevole nel territorio. Con i greci e i romani, la rocca accrebbe la sua importanza militare nel controllo del percorso di collegamento Jonio-Tirreno. I bizantini la fortificarono tanto che poté resistere ai numerosi attacchi arabi del X sec.
Sulla parte più alta della città, si eleva il Castello, fortificato dall’amministrazione normanna. Dallo spazio antistante, detto il Baglio, si ammira un paesaggio naturale di incantevole bellezza, straordinario per i colori e per la varietà delle forme orografiche. Lasciato alle spalle il Castello si arriva alla Cattedrale normanna, dove è possibile visitare la prigione dei cinque martiri di Gerace, il portale di Lucifero e poco distante il palazzo municipale ricco di decori marmorei. Scendendo poi lungo la via Catello si raggiungono la Chiesa di San Franncesco e le vicine Chiese di San Giovannello del X sec.e del Sacro Cuore.
Cuore pulsante della città sin dai tempi antichi è senza dubbio la Piazza del Tocco, vero e proprio salotto dove gli abitanti sono soliti riunirsi nel tempo libero per godere dell’aria aperta. Sulla piazza si affacciano alcuni tra i più bei palazzi signorili della città, a cominciare da Casa Furci per continuare con Casa Migliaccio e l’abitazione storica del Barone Macrì. A due passi dalla piazza è possibile ammirare il Palazzo della Città un tempo sede dei feudatari della zona. Secondo l’etimologia del termine che dà il nome alla piazza (“tocco” deriverebbe dal greco “thòkos”, che significa seggio, assemblea), lo spazio è da sempre eletto a luogo d’incontro cittadino. Secondo altri invece il termine “tocco” starebbe a significare “beretto” del magistrato e, stando a questa derivazione, Piazza del Tocco significherebbe Piazza di Giustizia. Per altri ancora “tocco” richiamerebbe il suono della campagna che a Gerace chiamava a raduno i membri del parlamento.
Per via delle numerosissime chiese nel tempo edificate, Gerace fu denominata “Città Sacra”. Grace è sempre stato un luogo ricco di sacralità come dimostrato dal fatto che nel XVIII secolo nella città si contavano oltre sessanta chiese, otto conventi e diversi monasteri.


La Cattedrale
Maestosa e solenne, è tra le opere d’arte di maggior rilievo del Meridione. Consacrata secondo tradizione nel 1045 e riconsacrata nel 1222 alla presenza dell’imperatore Federico II, ha il fascino dei monumenti dalla vita tormentata: tra rimaneggiamenti, cambiamenti di stile e di rito, incurie, crolli da terremoto o alluvione. Dichiarato monumento nazionale bizantino-romanico-normanno, l’edificio basilicale è il più ampio della Calabria e uno tra i maggiori del Meridione. Esternamente la Cattedrale appare come una fortificazione a causa dell’alta e compatta parete di pietra calcarea. Si presenta ampia e maestosa e priva di abbellimenti. La mole della costruzione e le formi chiaramente basilicali interne, gli elementi di diverse architetture, sono fusi plasticamente in maniera coerente ed armonica. Ha pianta basilicale a croce latina e misura m. 76 x 23. Si sviluppa su strutture anteriori di probabile origine Basiliana. L’interno è diviso in tre grandi navate da una doppia fila di pregevoli colonne marmoree, in stili diversi provenienti da templi e ville di età Magno Greca, Il suo stile sembra potersi definire romanico, per la purezza delle forme e l’essenzialità delle linee a cui deve il suo enorme fascino; tuttavia è chiara, nella parte absidale, l’impronta Normanna. Degno di nota un bassorilievo cinquecentesco forse di scuola Gaginesca. Di stile barocco sono l’Altare Maggiore e i due Altari laterali.

Chiesa di San Francesco d’Assisi
I bagliori barocchi della Gerace secentesca che nella Cattedrale facevano capolino solo dagli altari, esplodono nel fastoso altare maggiore e nell’arco trionfale della Chiesa di S. Francesco, che per il resto è invece un grandioso edificio gotico del 1252, con splendido portale arabo-normanno. La chiesa è a pianta mononavata di tradizione bizantina. All’interno, pregevole è l’altare maggiore realizzato in marmi “mischi”, nel 1656. Addossato al lato minore, accanto all’ingresso, si trova un altro altare in marmi “mischi” con interessanti decorazioni geometriche e floreali da datare probabilmente tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII, frutto di un recente restauro. Inoltre è possibile ammirare, dietro l’altare maggiore, il monumento sepolcrale di Nicola Ruffo, Portale Chiesa San Francesco datato 1372 di ambito napoletano. Il convento di San Francesco è uno dei conventi più antichi della Calabria essendo stato fondato nei primi anni del XIII sec. da Daniele, compagno di San Francesco. Di esso rimane solo il pozzo ed una parte del chiostro. L’annessa chiesa gotica con lo splendido portale arabo-normanno è stata restituita all’integrità da recenti restauri.


Il Castello
Poderoso ed inespugnabile, sorge nel punto più alto della Città. Di esso rimangono tratti delle mura ed il maschio angolare che porta evidenti i segni di successive trasformazioni.
Il Castello infatti conserva testimonianze di almeno tre fasi: Romana, Bizantina, Angioina.
Il fascino di Gerace non è dovuto soltanto all”incredibile concentrato artistico di chiese e palazzi ma continua fuori dai templi, lungo le piazzette, le stradine, gli archi, i sottopassi, i ricchi portali, i superstiti forni a legna, i muri carichi di storia.







