di Gianluca Albanese
SIDERNO – Arrivano le prime reazioni alla mancata erogazione degli accreditamenti alle strutture sanitarie convenzionate della Calabria, che stanno costringendo i pazienti a pagare le prestazioni per intero, anche in casi di patologie gravi o di redditi esigui e/o inesistenti.
Nei giorni scorsi, l’appello di Pietro Crinò – per la verità rimasto senza riscontro – ai sindaci della Locride; oggi arriva la reazione del consigliere comunale del Pci di Siderno Antonio Sgambelluri, responsabile “Sanità” del partito con la Falce e Martello, ex caposala e sindacalista all’ospedale di Locri.
“Trovo assurdo – esordisce Sgambelluri – che nel 2018 sia stata tolta la possibilità ai pazienti bisognosi di accertamenti sanitari, di poterli avere pagando solo il ticket o (in caso di esenzione) senza nemmeno pagarlo. Ho assistito a richieste di costi pari a 800 euro circa per una risonanza magnetica, insostenibili per chi vive di pensione o di uno stipendio medio-basso. Personalmente e ideologicamente – ha proseguito Sgambelluri – sono sempre stato a favore della sanità pubblica, ma è evidente che, almeno da noi in Calabria, gli ospedali pubblici non sono attrezzati a compiere esami complessi come la Risonanza Magnetica e quindi, fino a oggi, certe prestazioni sono state garantite solo dai privati, fornendo quei servizi di cui gli ammalati hanno bisogno. Per questo – ha concluso Sgambelluri – mi auguro che la situazione possa tornare alla normalità, che il commissario Scura proceda al pagamento delle spettanze alle strutture sanitarie e si torni ad avere prestazioni sanitarie commisurate a reddito e patologia, altrimenti si finirà che chi avrà i soldi per curarsi o per fare gli esami qui lo farà; chi non li ha, invece, sarà costretto a emigrare al centronord o, peggio, a non potersi curare, e questo è semplicemente vergognoso”.
Fin qui Totò Sgambelluri.
Le cronache di questi giorni, intanto, continuano a riferire di grossi disagi e di impegnative respinte da parte degli addetti alla prenotazione esami nelle strutture convenzionate.
Caro dottore Sgambelluri, dov’era quando gli ospedali degradavano velocemente.
La sanità calabrese costruita intorno agli addetti ai lavori e non ai cittadini.
Poi quando qualcuno dei soliti non ci guadagna ci si ricorda dei cittadini.
Che bella l’ipocrisia.
Chi ha creato il sistema ora si lamenta del sistema.
Caro cittadino sdegnato, è chiaro ed evidente che lei non conosce il percorso di regressione della sanità locale e tanto meno le mie presenze accanto ai cittadini nella lotta alla stessa….mi amareggia il suo commento ma sinceramente non credo proprio di aver contribuito al sistema come pensa lei, e soprattutto ho sempre messo la faccia il cuore ed il buon senso caro cittadino sdegnato…in ogni caso la invito a guardare questo video https://m.youtube.com/watch?v=k9wvyVRlpZ4