di Gianluca Albanese
SIDERNO – Quella di domani potrebbe essere una giornata capace di imprimere una svolta positiva per quanto riguarda l’emergenza rifiuti che sta attanagliando l’intera Calabria, dopo che il dipartimento regionale all’Ambiente ha deciso, giovedì scorso, di bloccare il conferimento della spazzatura in tutti gli impianti presenti sul territorio calabro, vista la mancata riscossione di grossi crediti vantati nei confronti di molti comuni – la maggior parte dei quali di dimensioni medio-grandi – riguardanti proprio i costi di conferimento in discarica e l’impossibilità di trasportare fuori regione i rifiuti stessi.
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Il presidente del comitato esecutivo di AssoComuni della Locride Giuseppe Strangio, che ha ricevuto pieno mandato da parte dell’assemblea dell’associazione dei Comuni della Locride, per poter trattare la questione con la Regione, è stato in contatto col dirigente regionale del dipartimento Bruno Gualtieri che, nel confermare che quello di Siderno è stato l’unico impianto di stoccaggio di rifiuti ad essere riaperto dopo la lettera inviata da Strangio al prefetto di Reggio Calabria giovedì scorso, ha detto che il Comune di Catanzaro ha provveduto a pagare buona parte del debito nei confronti della Regione e, se dovessero sbloccarsi i pagamenti di altri centri popolosi, come Cosenza e Reggio Calabria, potrebbe essere rimosso il blocco nei prossimi giorni.
Da quanto siamo riusciti ad apprendere dal presidente Strangio, infatti, «Gualtieri ha ribadito che degli 88milioni di crediti vantati dalla Regione, soltanto poco più di uno è stato versato dai Comuni ed è una somma insufficiente a sbloccare questo stato di blocco che, lo ribadisco – ha detto Strangio – per almeno una settimana risparmia solo la Locride, visto che è stato riaperto l’impianto di Siderno che almeno per un’altra settimana consente di non ammassare i rifiuti per le strade come sta accadendo nel resto della regione».
Ma se Strangio parla di «successo diplomatico degli amministratori locridei che ha permesso finora di evitare quanto sta accadendo nel resto della Calabria, laddove i rifiuti non vengono raccolti da più di quattro giorni», non mancano le proteste degli attivisti dei comitati che da anni denunciano l’eccesso di odori nauseabondi in prossimità dell’impianto di Siderno «che – avevano detto venerdì in assemblea gli attivisti Mariarosaria Tino e Nino Tarzia -così stando le cose tra pochissimi giorni saturerà i due soli tunnel rimasti per il momento liberi, col risultato che ci sarà un accumulo di rifiuti “tal quali” con conseguente esalazioni di cattivi odori tra la zona Sud di Siderno e la parte settentrionale di Locri». Non solo. Gli attivisti dei comitati, paventano il rischio che un impianto come quello di Siderno, concepito come impianto di separazione di rifiuti, diventi una discarica a tutti gli effetti, tradendo la destinazione originale e trasformandosi in vera e propria bomba ecologica, tanto che gli stessi non hanno escluso nuove e clamorose manifestazioni di protesta contro la diffusione di miasmi nauseabondi nella zona.
Sul punto, Strangio ha riferito a Lente Locale di avere ricevuto rassicurazioni da Gualtieri sul fatto che «I rifiuti conferiti a Siderno non rimangono “tal quali” ma continuano ad essere lavorati», mentre la principale novità riguarda il fatto che Gualtieri, sempre come ci ha riferito il presidente del comitato esecutivo di AssoComuni «ha detto che è pronto a darci una mano per la realizzazione di un sistema autonomo di raccolta e smaltimento dei rifiuti in quello che sarà il “sottoambito” della Locride, la cui creazione è favorita da una nuova legge regionale che disciplina il settore.
«Lo studio – ha detto Strangio – è in fase avanzata e siamo già in contatto con una società austriaca che realizza impianti di valorizzazione dei rifiuti a costo zero, nel senso che gli impianti stessi, una volta realizzati e messi in funzione, verranno ripagati mediante il semplice conferimento dei rifiuti in discarica, perché sarà la spazzatura stessa ad assumere valore economico».
Intanto, il presidente del comitato di AssoComuni attenderà fino a domani per riconvocare, di concerto col presidente dell’assemblea Giorgio Imperitura, una nuova riunione dei sindaci locridei, proprio per valutare la portata di eventuali sviluppi che potrebbero giungere da un possibile sblocco dei conferimenti su scala regionale.
Intanto, c’è una grossa novità sullo sfondo. Ed è sempre Strangio ad anticiparla a Lente Locale.
«Una recente sentenza del Consiglio di Stato – ha riferito il presidente – impedisce alle regioni di portare i propri rifiuti fuori dal proprio territorio, e siccome non tutti i mali vengono per nuocere, potrebbe essere l’avvio di un nuovo e serio sistema che imporrà alle regioni una vera autosufficienza nello smaltimento dell’immondizia».