di Gianluca Albanese
SIDERNO – Nel caos e nella comprensibile paura di contrarre il famigerato virus denominato convenzionalmente “COVID-19” si legge e si scrive – ahinoi – di tutto. Lente Locale, testata che chi scrive ha l’onore e l’onere di dirigere e rappresentare in tutte le sedi fin dalla sua creazione (ottobre 2012) si è data una linea, condivisa da tutto il corpo redazionale. Che è quella di informare in maniera equilibrata, ove possibile completa, e sempre e comunque credibile e attendibile. Per questo non abbiamo riportato “post” di Facebook di alcuno (rappresentante istituzionale e non), non abbiamo dato retta alla bailamme di pettegolezzi e deprecabili commenti circolati su WhatsApp, non abbiamo preso parte alla vera e propria “caccia all’untore” che a livello mediatico sembra imperversare in questi giorni.
Abbiamo seguito una linea univoca: quella di pubblicare, in tarda serata e immediatamente dopo il loro arrivo nella nostra casella di posta elettronica, i bollettini giornalieri diramati dalla direzione del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria che oltre a indicare il numero delle persone sottoposte a tampone ogni giorno in tutto il territorio metropolitano (Locride compresa, quindi…) riporta il numero preciso delle persone ricoverate in terapia intensiva (pochissime a oggi), quelle degenti nei reparti “ordinari” e quelle che invece si curano a casa. Lo abbiamo fatto seguendo la linea del rispetto della privacy delle persone contagiate e preferendo dati aggregati, senza sbattere in piazza abitudini e parentele di alcuno, situazioni personali e familiari la cui rilevanza pubblica appare priva di attenzione giornalistica anche in tempi come questi.
Questa condotta ci ha sollevato e tenuto lontani dalla baraonda della pubblicazione di notizie non-notizie, delle relative smentite e retromarce e delle successive “smentite delle smentite” che forse il loro contributo nel generare caos e panico – stante la delicatezza della situazione – lo hanno dato.
Siamo fatti così, consci che questo ci è costato in termini di “click” e di visualizzazioni (e di conseguenza di introiti pubblicitari) ma l’informazione in tempi di contagio da uno dei virus più terribili e facilmente trasmissibili è più che mai una cosa seria. Facebook rimane un “social network”; WhatsApp pure. Le testate giornalistiche sono un’altra cosa, perché mediano (per la loro natura intrinseca di “media”) i fatti dopo averne vagliato la veridicità, la rilevanza pubblica e la continenza nel linguaggio usato.
Ora, sappiamo che molti lettori vorrebbero saperne di più, nel rispetto della privacy dei soggetti contagiati, su quale sia la situazione del proprio comune di appartenenza in ordine al rischio di contagio di corona virus, attingendo a fonti ufficiali.
Ci permettiamo di dare loro un consiglio.
Consultando la sezione “Albo pretorio” del sito del proprio Comune di residenza (quello di Siderno è www.comune.siderno.rc.it) basta dare un’occhiata alle ordinanze emesse dalla Commissione Straordinaria relativamente alla prevenzione del contagio da Covid-19. Naturalmente, nei Comuni che hanno un’amministrazione democraticamente eletta, le ordinanze le firma il sindaco.
Le fonti di questi atti, che per loro natura sono obbligatori, partono dai recenti Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri e da un’ordinanza (la numero 3 dello scorso 8 marzo) della Presidente della Regione Calabria che impone di disporre la quarantena obbligatoria con sorveglianza attiva a chiunque arrivi in Calabria o vi abbia fatto ingresso negli ultimi quattordici giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico (il Nord Italia, insomma, Emilia compresa) nelle quali è stata dimostrata la trasmissione locale del virus.
Si tratta di soggetti che, all’atto del rientro, devono comunicarlo al proprio medico curante o telefonando al numero verde regionale 800-767676 ossia al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale territorialmente competente che a loro volta comunicheranno al sindaco (o alla Commissione Straordinaria) i nominativi per l’emissione del provvedimento di quarantena obbligatoria. Gli elenchi dei soggetti da mettere in quarantena sono aggiornati giornalmente e redatti anche col supporto delle liste dei passeggeri di rientro dalle zone ad alto contagio trasmessi dalle compagnie aeree e dalle società di autolinee.
Dunque, tutti i sindaci e tutte le commissioni straordinarie stanno, in virtù di questa “catena di controllo e di comando” disponendo con cadenza giornaliera le ordinanze di quarantena obbligatoria con sorveglianza sanitaria. Basta andare sull’albo pretorio del sito del proprio Comune per conoscere il numero dei propri compaesani messi in quarantena ogni giorno. Ovviamente, non ci sono i nomi dei destinatari del provvedimento e solo in alcuni casi si fa riferimento alla riscontrata “positività” al virus, come nel caso dell’ordinanza emessa dal sindaco di Caulonia nella giornata di ieri (la numero 38) in cui si fa riferimento a una comunicazione del Dipartimento Tutela della Salute – Medicina Preventiva di Reggio Calabria con la quale si comunica la positività al tampone Covid-19 di una cittadina del posto, della quale vengono riportate solo le iniziali. Va da sé che nella comunicazione non viene specificato se trattasi di primo o secondo tampone. Pertanto, tutte le congetture, gli allarmismi e il panico generato da certi veicoli di “pseudo-informazioni” lasciano il tempo che trovano e soprattutto non sempre sono basate da granitiche certezze, rappresentate, invece, dal bollettino serale del G.O.M., struttura nella quale confluiscono dati – quelli sì, ufficiali – dei pazienti di tutto il territorio metropolitano.
Da parte nostra non possiamo che ribadire l’appello alla massima attenzione e prudenza da parte di tutti i cittadini che significa limitare al massimo gli spostamenti e rimanere a casa il più possibile. Ma, al momento, tutte le misure di prevenzione e contenimento dei contagi stanno funzionando, così come i controlli e la catena di trasmissione di informazioni dei soggetti più a rischio, perché provenienti da zone ad alto contagio.
Dunque, attenti e vigili sì; in preda al panico mai.
Supereremo l’emergenza solo assumendo condotte virtuose e prudenti. Da cittadini, in primis, e da operatori di un’informazione seria e responsabile poi.
Sperando di essere stati utili e di aver offerto il nostro contributo a un’informazione senza inutili allarmismi.
bravi! ottimo lavoro.