Carissimi insegnanti,
la chiusura della scuola è stata una procedura di sanità pubblica importante per tutti. I bambini, però, rispetto agli adulti, avendo una struttura psichica molto più fragile, specialmente quelli con limiti cognitivi e relazionali, possono provare un’angoscia che può entrargli dentro, perché non hanno difesa verso tutte le paure trasmesse dall’adulto. I vostri alunni, piccoli o grandi, non comprendendo l’iniziale gravità della chiusura della scuola sono stati contenti di rimanere a casa, ma adesso, col passare dei giorni, il clima di ansia comincia a pesare creando sofferenza, con inevitabili conseguenze anche a lungo termine.
In questo momento così difficile, caratterizzato da paura e incertezza, il ruolo di educatore diventa ancora più prezioso in quanto guida e supporto.
Come attenuare questi effetti psicologici?
Nell’isolamento, agli occhi dei piccoli, occorre dare normalità all’emergenza, escogitando con la fantasia dei modi per renderli partecipi di un progetto che riporti al centro la famiglia, la scuola, la rete sociale, in una sola parola la quotidianità.
Dunque, al di la della didattica a distanza, delle piattaforme da utilizzare e delle modalità di interazione tra docenti e alunni, ORA è FONDAMENTALE RISTABILIRE IL RAPPORTO UMANO, far sentire il calore e la vicinanza in questo difficile momento che tutti gli alunni stanno attraversando.
Inoltre, un’attenzione particolare merita la scuola dell’infanzia, per la quale, pur non essendo richiesto agli insegnanti di creare attività/lezioni per bimbi così piccoli, vi proponiamo di far sentire la vostra presenza attraverso l’utilizzo di audio, video, messaggi su whatsApp rivolti alle famiglie e ai piccoli. In questo modo, potreste caricare e condividere proposte didattiche, ma anche dare alle famiglie l’opportunità di interagire comunicando quello che stanno facendo, in modo da mantenere viva la relazione e sentirsi parte di una comunità educante.
Come ampiamente risaputo, la scuola è palestra di vita e, oggi come non mai, è vita per i nostri bambini e i nostri ragazzi. La vita è animata da un cuore che è fatto di sensibilità e di interazioni: ecco, questo è quello che oggi chiediamo a tutti voi, mantenete vive in ciascuno dei vostri alunni la voglia di relazionarsi e di comunicare!!!
Quando tutto sarà passato, saremo fieri, con l’operato di ciascuno, di aver contribuito a riprendere con gioia il cammino interrotto.
Bovalino, lì 18/02/2020
Il Garante Il Garante
Per l’Infanzia e l’Adolescenza per la Persona Disabile
dott.ssa Francesca Racco dott.ssa Maria Rita Canova