di Michele Iannopollo*
SIDERNO – L’ utilizzo di farmaci per migliorare le prestazioni fisiche nello sport a livello sia agonistico che dilettantistico, fenomeno diffuso soprattutto tra coloro che considerano la forma fisica fondamentale per la propria immagine pubblica, coinvolge soggetti di età’ sempre più’ giovane ma interessa spesso anche la popolazione più’ matura.
Tra queste sostanze, numerose sono quelle proibite dalla WADA (World Anti Doping Agency) e quindi considerate doping a tutti gli effetti.
Questo bisogno ad ottenere a tutti i costi prestazione e forma fisica sportiva comporta un uso sconsiderato di tali sostanze che mette seriamente a rischio l’integrità’ sia psichica sia fisica di coloro che ne fanno uso.
Si producono rimedi farmacologici per qualsiasi bisogno(per accrescere la forza o la resistenza muscolare o per controllare l’ attivita’ cardiaca) dimenticando che quasi tutti i composti utilizzati sono “farmaci” ed il loro impiego dovrebbe essere limitato esclusivamente alla cura delle malattie per le quali sono stati studiati.A ciò’ si aggiunge che la mancanza di una valida documentazione scientifica favorisce la diffusione di informazioni errate o,nel migliore dei casi, ambigue.
Assumere farmaci allo scopo di ottenere prestazioni fisiche peraltro non sufficientemente documentate ed assumere dosi nettamente superiori a quelle usate in terapia con lo scopo di mascherare effetti avversi ,significa esporsi a rischi di effetti collaterali, talvolta anche irreversibili.
Sono ben noti i casi delle atlete del ex Germania dell’ Est,” mascolinizzate” dopo il consumo di steroidi anabolizzanti o di atleti,anche molto famosi, stroncati dagli effetti dei farmaci a cui erano ricorsi.
La carenza di una informazione giusta sui gli effetti dannosi di queste sostanze, può’ indurre atleti , allenatori, medici sportivi e genitori a non scoraggiare adeguatamente l’ utilizzo delle stesse.
Inoltre ,attualmente la rapidità’ di diffusione attraverso la rete di informazioni di notizie il più’ delle volte difficilmente controllabili, consente di acquisire direttamente tali sostanze senza necessità’ di prescrizioni e controllo medico; quindi ,si tratta non solo di doping ma anche di uso ed abuso di farmaci nello sport, nelle palestre o tra i principianti e tra coloro che praticano lo sport a livello dilettantistico.
Fra le sostanze più’ utilizzate , gli ANABOLIZZANTI sono da tempo i più’ conosciuti.Sono rappresentati dagli ormoni sterodei androgeni .Derivano dal testosterone modificato per aumentare l’ azione anabolica al posto di quella androgenica e possono essere assunti per via orale o intramuscolare.
Queste sostanze possono essere usate anche da atleti molto giovani e comunque sono quelle più ‘ frequentemente identificate nei controlli antidoping.Gli steroidi androgeni aumentano la sintesi proteica, la massa muscolare, l’ aggressività’ed il recupero dopo la sforzo fisico. Spesso sono assunti in associazione con altre categorie di farmaci come i diuretici che mascherano la loro identificazione nelle urine nei controlli antidoping.Un’ altra frequente associazione e’ con l’ ormone della crescita (GH) che ha dimostrato di possedere un potenziale effetto di provocare ipertrofia del cuore.
Gli steroidi anabolizzanti producono alterazioni del metabolismo lipidico con aumento del colesterolo cosidetto cattivo(LDL colesterolo), aumento dell’ aggregazione piastrinica,aumento della coagulabilita’ del sangue ed alterazioni dell’ endotelio vascolare.
Durante l’uso inappropriato degli steroidi anabolizzanti, sono stati descritti gravi effetti collaterali quali disfunzioni epatiche,tumori del fegato,aumento della resistenza insulinica,riduzione delle difese immunitarie,ginecomastia(ingrossamento nel maschio delle mammelle),ipotrofia testicolare, virilizzazione nel genere femminile,modificazione della struttura del tessuto connettivo, con diminuzione del collageno e dell’elasticità tendinea,precoci calcificazioni delle cartilagini epifisarie,
Tra gli eventi avversi cardiovascolari son stati descritti tromboembolie cerebrali,infarti miocardici senza trombi coronarici,dilatazione delle cavità’ cardiache o ipertrofia progressiva delle pareti del cuore non completamente reversibile,morte improvvisa durante sforzo fisico.
La maggior parte di questi eventi sono riportati nei sollevatori dei pesi e nei body-builders.
Possono essere presenti anche aritmie originate da differenti meccanismi aritmogeni,tra questi: danno alla cellula muscolare cardiaca,necrosi cellulare, infiltrati infiammatori , fibrosi ed ipertrofia.
Fra le più frequenti aritmie descritte durante sforzo fisico, sono riportate la fibrillazione atriale,aritmie ventricolari come l’extrasistolia , la tachicardia ventricolare e la fibrillazione ventricolare.
Altre sostante utilizzate sono l’ERITROPOIETINA UMANA RICOMBINANTE (EPO)il fattore di crescita esogeno ricombinante(GH), il fattore di crescita insulino simile.
L’Epo e’ ampiamente utilizzata come doping al posto di auto o eterotrasfusioni soprattutto negli sport che richiedono un intensa attività’ aerobica ( ciclismo,sci di fondo, maratona,nuoto).
L’uso prolungato dell’EPO ricombinante, provoca gravi effetti avversi dovuti all’aumento del numero dei globuli rossi,aumento della viscosità’ del sangue compromissione dell’emodinamica circolatoria ed affaticamento del cuore.
Spesso è’ presente un sintomatologia di tipo influenzale con stanchezza,dolori articolari cefalea e nausea.
Fra le sostante classificate come stimolanti,le più’ utilizzate sono l’efedrina ed i suoi derivati,le amfetamine, la cocaina e la caffeina.
Esse non hanno alcuno effetto anabolizzante e quindi non aumentano la potenza e la massa muscolare,alcuni studi ha dimostrato al contrario una riduzione significativa della resistenza agli sforzi prolungati.
Gli effetti collaterali che compaiono sono quelli noti ovvero tachicardia,palpitazioni,aritmie, angina,infarto miocardico,tremori,insonnia, vertigini e cefalea.
La caffeina e’ il farmaco più’ utilizzato al mondo ed il solo per il quale il Comitato Olimpico Internazionale ha fissato un livello limite urinario di 12mcg/ml pari a 6-7 tazzine di caffè’.
Dal 2004 il Cio ha spostato la caffeina dalla lista delle sostanze proibite a quella delle sostanze da monitorare.
È’ contenuta oltre che nel caffè’, nel cacao,nel the ed in bevande molto diffuse come Coca Cola ed Energy Drinks(Red Bull).
Per il suoi effetti stimolanti sul sistema nervoso centrale determina riduzione della percezione della fatica mentre per i suoi effetti periferici con il rilascio di acetilcolina potenzia la forza muscolare.
La caffeina in quanto tale non provoca gravi effetti cardiovascolari,tuttavia a dosi elevate determina agitazione,confusione ed aritmie.
La creatina,e’ una sostanza che si trova nel muscolo scheletrico,e’ prodotta dal fegato,pancreas e reni a partire da alcuni aminoacidi che si trovano in alcuni cibi come la carne ed il pesce.
Essa e’ ampiamente commercializzate ed utilizzata soprattutto negli Stati Uniti dove il 41/100 delle 219 prime divisioni atletiche intercollege riferisce il suo utilizzo.
Per la sua particolare azione sul substrato che determina la sintesi di ATP muscolare viene raccomandata per aumentare l’energia muscolare per tempi brevissimi 15 secondi che dipendono dalla rigenerazione dell’ ATP prima dell’utilizzo del metabolismo dei carboidrati .
L’utilizzo inappropriato di tale sostanza determina effetti avversi dose- dipendente come aumento del peso corporeo,crampi muscolare,disturbi intestinali, squilibri elettrolitici,gravi disidratazioni con possibili danni renali a lungo termine in soggetti con preesistenti disfunzioni renali.
Gli effetti farmacologici delle sostanze riferite sono differenti ma possono essere sinergici se tali sostanze sono usate in combinazione ,determinando un danno cardiovascolare potenzialmente grave e talvolta mortale.
Considerando la diffusione del doping a vari livelli e non più’ confinato tra gli sportivi di elite e’ facile imbattersi nella pratica clinica quotidiana in patologie a cario del cuore che sono la diretta conseguenza del loro uso.
Ne consegue che davanti a cardiopatie insorte in soggetti senza apparenti fattori di rischio e’ indispensabile ricercare nell’anamnesi l’eventuale assunzione di sostanze dopanti ed effettuare screening di laboratorio mirati.
*: Cardiologo e Medico dello sport
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