di Redazione
LOCRI – La segreteria provinciale della Uil-Fpl ha inviato in data odierna una nota di sollecito e diffida a tutte le autorità competenti, per ribadire la richiesta di notizie e provvedimenti disciplinari ai dipendenti dell’Asp di Reggio Calabria attualmente gravati da indagini e/o procedimenti penali.
Di seguito il testo integrale della lettera, sottoscritta dai segretari Azzarà, Simone e Politanò.
“Con riferimento a quanto diffuso, nei giorni scorsi, dai mezzi di stampa e on-line, che si allegano, e richiamate le precedenti richieste n. 381 del 27.1.2015 e3 la n. 246 del 5.8.2016, relative tutte all’oggetto, ad oggi rimaste inevase, la sottoscritta Organizzazione Sindacale, al fine della regolare gestione dell’Azienda e al corretto utilizzo delle risorse pubbliche,
RINNOVA
le precedenti richieste, rappresentando:
– Che non risulta data attuazione a quanto deliberato dal Consiglio dell’ANAC nella seduta del 13 aprile 2016, nonostante recepito dalla deliberazione n. 173 del 13 maggio 2016 dell’ex terna commissariale di codesta ASP;
– Che tutti gli incarichi di funzione (es: Direttori di dipartimento, direttori strutture complesse non vincitori di concorsi) conferiti dall’Asp in assenza di Atto Aziendale, in via provvisoria e fiduciaria, sono divenuti, di fatto definitivi a tempo indeterminato, in violazione della normativa in materia vigente, e con indebito pagamento delle relative indennità di funzione;
– Che le indicazioni operative contenute nelle nuove Linee guida approvate dall’A.N.A.C. nella seduta del 3 agosto 2016, affermano che: “La vigilanza sull’osservanza delle norme in materia di inconferibilità e incompatibilità è demandata al responsabile della prevenzione della corruzione e alla Autorità nazionale anticorruzione. Può parlarsi, pertanto, di una vigilanza interna, che è quella affidata al RPC di ciascuna amministrazione pubblica, ente pubblico e ente di diritto privato in controllo pubblico, e di una vigilanza esterna, condotta, invece, dall’Autorità nazionale anticorruzione.”, da cui si desume la speciale rilevanza al ruolo del RPC, in materia di inconferibilità e di incompatibilità degli incarichi amministrativi di vertice e dirigenziali di cui al d.lgs. n. 39/2013, sono del tutto disattese;
– Che, sulla base di quanto previsto dalle suddette Linee guida, l’Autorità ordina al RPC di attenersi agli esiti dell’attività svolta, ovvero ordina al RPC inerte di confermare le risultanze emerse in sede di accertamento della inconferibilità oppure ordina, sempre al RPC, la rimozione dell’atto che si discosti da quelle risultanze.
Inoltre, scrivente Sindacato
Chiede
1) di conoscere, vista la fiduciarietà del rapporto, i comportamenti che codesta Azienda terrà nei confronti di tutti i dirigenti/direttori di UU.OO. che risultano indagati presso la Procura della Repubblica per fatti connessi all’attività di servizio;
2) di conoscere, nel fatto specifico, se l’Asp di Reggio Calabria intende rimuovere il dott. Calabrò Domenico da Direttore DAO;
3) di conoscere se l’ASP di Reggio Calabria e la Regione Calabria intendono costituirsi parti civili nel procedimento penale di cui la stampa ha dato notizia dell’udienza fissata in ottobre.
La presente richiesta è contraddistinta da assoluta urgenza in considerazione dello stato di estrema crisi e di spreco di risorse pubbliche che hanno caratterizzato e continuano a caratterizzare le gestione dell’Asp di Reggio Calabria (V. verbale riunione del Tavolo “Adduce” del 26 luglio 2016), con gravissime ripercussioni sui diritti dei lavoratori e della cittadinanza in genere, cui continuano a non essere garantiti i livelli “minimi” di assistenza.
Si rimane in attesa di sollecito riscontro.
Si allegano articoli di stampa e on-line e note uil n. 381-15 e n. 246-16
La segreteria Provinciale
Nuccio Azzarà Nicola Simone Francesco Politanò”.