di Redazione
CAULONIA – Una nuova ordinanza del sindaco Riccio relativa alla non potabilità dell’acqua che sgorga dai rubinetti del centro storico, in vigore fino alla fine dei lavori di realizzazione del nuovo acquedotto, prevista tra un mese e mezzo. E si scatena la bagarre.
{loadposition articolointerno, rounded}
Proprio così: quando sembrava ormai scongiurato il pericolo derivante all’utilizzo di acqua all’arsenico, l’incubo torna per colpa della grave crisi idrica che da giorni attanaglia il centro storico, laddove è davvero difficile compiere gesti ordinari come lavarsi e cucinare.
La comunicazione del primo cittadino c’è stata nel corso di un’assemblea pubblica convocata appositamente per esporre le ragioni di questo provvedimento che nelle intenzioni degli amministratori dovrebbe tamponare l’emergenza per almeno il 95% della popolazione, permettendo l’irrigazione degli orti.
Era presente anche l’ingegnere della Sorical Giulio Gangemi, che ha puntato l’indice sulle «Gravi carenze – così le ha definite – esistenti negli uffici comunali, laddove non esistono schemi idrici interni per capire i difetti strutturali delle reti idriche».
Il pubblico non gradisce. Anzi, non ci sta proprio, e il consigliere provinciale PierFrancesco Campisi prende la parola per dire che la gente non ne può più ed è anche scettico sui tempi di completamento dell’opera. Se il problema non verrà risolto – ha detto Campisi rivolgendosi agli amministratori presenti – chiederò le vostre dimissioni in ogni sede».
Non è stato da meno il fratello Domenico, consigliere comunale di minoranza, che ha accusato l’amministrazione di fare demagogia e di privilegiare i proprietari di terreni agricoli per non perdere consenso elettorale». Per Domenico Campisi non si può più minimizzare il problema e ci sono chiare responsabilità politiche riguardo i disservizi esistenti.
Un diverbio tra l’assessore Cavallo e il capogruppo di opposizione in consiglio comunale Mimmo Mercuri è stato alla base della decisione di quest’ultimo di abbandonare l’assemblea in segno di protesta, mentre il vicesindaco Cagliuso, dopo essersi scusato coi cittadini per i disagi, ha lanciato un appello a superare le divisioni in Consiglio e a lavorare, uniti, per il bene del paese.