CAULONIA – La giunta comunale di Caulonia ha approvato, con delibera numero 328 del 10 novembre, pubblicata oggi nell’albo pretorio dell’ente, il progetto di fattibilità tecnica ed economica finalizzato ad ottenere il finanziamento da parte della Regione Calabria, necessario a procedere alla bonifica dell’area di trasferenza denominata “Focà Eternità”.
Si tratta di un progetto per opere da realizzare, il cui costo è valutato in 180.400 euro (Iva compresa) per bonificare un’area che dal 1999 al 18 luglio del 2012 è stata una stazione di trasferenza (ovvero di stoccaggio temporaneo in attesa di trasferimento in discarica) dei rifiuti solidi urbani prodotti nel comune di Caulonia, mentre dal 2012 è stata adibita solo a luogo di deposito temporaneo di rifiuti ingombranti, nelle more di completamento del centro di raccolta a supporto della differenziata, finanziato dalla Regione nel 2012, e che dovrà essere realizzato in località Marano.
Sennonché, il 17 agosto del 2015, nella stazione di trasferenza di rifiuti ingombranti di contrada Focà si sviluppò un incendio che distrusse in parte i materiali stoccati, da quelli in plastica a quelli in ferro, fino a eternit, materiale di risulta, materassi, pneumatici ed elettrodomestici.
Dopo l’incendio, naturalmente, la stazione di trasferenza venne posta sotto sequestro, in attesa di essere bonificata e, il 24 agosto del 2016, l’Arpacal ha compiuto un sopralluogo, al termine del quale ha impartito le proprie prescrizioni sulle modalità di bonifica del sito.
In particolare, l’Arpacal ha prescritto la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti incendiati, la pulizia della pavimentazione per evitare la fuoriuscita di residui, la rimozione dei rifiuti nell’area esterna al sito, la rimozione delle lastre di eternit e lo smaltimento con mezzi autorizzati, lo svuotamento della vasca di contenimento di liquami inquinanti, la recinzione dell’area, il rifacimento dell’impianto di illuminazione, la demolizione della parte superficiale della pavimentazione interna con contestuale installazione di una geomembrana, per evitare infiltrazioni di liquidi e, in particolare, di percolato nel terreno e, per finire, le analisi chimico-fisiche del sito.
Insomma, un bel lavoretto, da fare quanto prima, perché il sito risulta essere non recintato e quindi potenzialmente nocivo della salute di chi si trovasse a passare nelle vicinanze.
Siccome la spesa da affrontare (pari a 180.400 euro), non può essere sostenuta da fondi del bilancio comunale, la giunta ha approvato il progetto per poter chiedere il finanziamento alla Regione.
Una nota positiva, infine, è costituita dalla firma, in calce alla delibera, del sindaco Ninni Riccio, tornato alla guida amministrativa del paese dopo il malore accusato le scorse settimane. A lui va il “bentornato” da parte di tutta la redazione di Lente Locale.
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