di Gianluca Albanese
SIDERNO – Il processo di riconversione funzionale dell’ex ospedale di Siderno in Casa della Salute è talmente lento e tortuoso da aver fatto dimenticare a molti che per realizzare le opere ad esso necessarie, sono stati stanziati dalla Regione Calabria 9.760.000 euro e che sono cinque anni che ci dicono che la riorganizzazione della sanità regionale passava per l’accorpamento degli ospedali e la realizzazione di nuove strutture intermedie e dedicate ai pazienti non acuti, come appunto le Case della Salute che, con l’offerta di servizi e prestazioni proposti “Rappresenta – si legge nella deliberazione n° 181/16 della Gestione Commissariale Straordinaria a capo dell’Asp di Reggio Calabria – un importante presidio del distretto sociosanitario della Locride attuato per fronteggiare alcune tra le più evidenti criticità nel rapporto tra il Servizio Sanitario Nazionale e il cittadino, e per garantire i livelli essenziali di assistenza sanitaria e sociosanitaria propri del distretto nella loro unitarietà di prevenzione, cura e riabilitazione”.
Una cosa buona, dunque, questa Casa della Salute. Il punto è che dopo cinque anni dalla decisione di istituirla, per il momento non c’è traccia, se non in una piccola parte del progetto originario, rappresentato dalla presenza di alcuni ambulatori al piano terra dell’ex ospedale di Siderno, e di un presidio di guardia medica spesso privo dei più elementari strumenti di cura.
Ma la burocrazia, in qualche modo, cammina.
E proprio la deliberazione n° 181 del 16 maggio 2016, a firma dei Commissari Straordinari dell’Asp rappresenta un piccolo passo in avanti nel processo teso a ridare una funzione importante a un fu presidio ospedaliero in cui non mancarono i reparti di eccellenza.
Con il citato atto, infatti, si conferisce l’incarico di verifica e validazione sui livelli di progettazione (preliminare, definitiva ed esecutiva) necessari per il processo di riconversione funzionale dell’ex ospedale di Siderno da trasformare in Casa della Salute, dando esecuzione a una deliberazione precedente, la numero 543 del 29/10/15.
L’incarico è stato aggiudicato a una società di Ancona per poco più di cinquemila euro, e mentre si aspetta la valutazione degli elaborati progettuali necessari alla riconversione della struttura sidernese, la sanità locridea continua ad arrancare, con ospedali sovraffollati anche per colpa di ricoveri impropri, medici e infermieri costretti a turni faticosi e l’unico pronto soccorso spesso in affanno.
L’auspicio è che un giorno, quando finalmente la Casa della Salute verrà realizzata, si possa concretizzare quel “filtro” del territorio, necessario a curare i pazienti non acuti e ad evitare i ricoveri ospedalieri impropri.
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