di Simona Ansani
TRENTINO – 《Questa mattina sono stata al Casteller, dove sono reclusi gli orsi trentini. M49 sta bene e ha a disposizione un ampio spazio in cui muoversi mentre JJ4 è posizionata in un’area più piccola in attesa che si abitui alla cattività. Nel complesso sta comunque bene. Vigilerò sempre sulla loro incolumità! E ringrazio il corpo forestale di Trento ed il personale del Casteller per il loro impegno》.
Sono le parole in un video dell’onorevole Brambilla ieri dopo la visita nella struttura del Casteller. Parole che potrebbero rincuorare, ma che lasciano invece un velo di profonda tristezza e amarezza che traspare dagli occhi della stessa onorevole, che fa appello alle istituzioni affinché queste possano agevolare il loro trasferimento in un habitat naturale.
Proseguono però le tantissime petizioni degli animalisti e delle associazioni a difesa degli animali, per chiedere che gli orsi non vengano abbattuti e per fare chiarezza invece su chi siano davvero le responsabilità di una gestione di Life Ursus, che pare non sia stata attuata nel migliore dei modi.
Ieri mattina infatti, un gruppo di volontari Oipa di Trento si sono dati appuntamento davanti al Palazzo della Provincia, in piazza Dante, armati di striscioni per chiedere “Dimissioni di Fugatti subito”, “Fugatti il problema sei tu e non gli orsi”, “MJ5: sarà abbattuto per un pugno di voti. Politiche di bassa lega”, ecco cosa si legge su alcuni di questi posizionati a terra.
Intanto un cucciolo di orso di circa tre, quattro mesi di età è stato trovato morto nei boschi in Bassa Val di Sole, ieri pomeriggio. Il cucciolo non è figlio di JJ4.