di Adelina B. Scorda
BOVALINO – Non si ferma l’attività dei cittadini di Bovalino che dopo aver promosso le raccolte firme per denunciare lo stato di degrado e l’abbandono del territorio, hanno dato vita all’Osservatorio comunale permanente per la buona amministrazione. L’iniziativa muove dalla consapevolezza che solo attraverso la collaborazione propositiva sarà possibile mettere un freno allo stato di degrado che attanaglia il Comune. “Operando per il superamento dello schema che vede i cittadini solo amministrati – affermano – e mettendo a servizio dell’amministrazione le proprie capacità senza alcuna spesa è possibile raggiungere risultati che sono nell’interesse generale anche attraverso l’adozione, in collaborazione, di atti amministrativi, per affrontare le complesse problematiche bovalinesi nel rispetto del principio di sussidiarietà costituzionalmente garantito”.
Dopo una prima risposta, positiva e concreta, da parte dei commissari prefettizi di Bovalino che, a seguito della raccolta firme e dell’istanza presentata un mese fa, hanno attivato alcuni meccanismi che dovrebbero consentire di arginare lo stato emergenziale in merito alla raccolta rifiuti, quali l’ordinanza di conferimento dei rifiuti in una specifica fascia oraria e l’affidamento a una ditta esterna e affiancherà gli operai comunali nella raccolta dei rsu, si attendono risposte concrete a un altro grave problema, quello della depurazione.
Dal sequestro delle stazioni di sollevamento dei comuni di Bovalino, Benestare, Casignana, e del depuratore di Bianco, gli interventi in merito sono stati praticamene nulli, con la conseguenza che, ancor più che in precedenza, i reflui finiscono per sversare completamente in mare.
Un paradosso cui la triade commissariale e i sindaci dei comuni consorziati dovranno cercare di mettere mano per non incorrere, eventualmente, in nuove responsabilità.
Le indagini in corso avrebbero impedito, almeno inizialmente, qualunque tipo d’intervento su un impianto definito strutturalmente deficitario sul quale non sarebbe mai stato eseguito un collaudo tecnico, ma solo amministrativo, tuttavia, da quanto si apprende dai comuni di Benestare e Casignana, sarebbe stato chiesto il dissequestro delle pompe di sollevamento per eseguire alcuni interventi tampone in vista dell’estate.
Una spada di Damocle, dunque, che pende sui comuni del Consortile, ma che mette in prima fila proprio Bovalino, sia dal punto di vista ambientale che turistico.
Su questa linea di difesa, con l’intenzione, di intercettare possibili soluzioni e di velocizzarne l’attuazione, l’osservatorio bovalinese ieri sera ha avuto un primo incontro con il sindaco di Benestare Rosario Rocca.
Da qui la proposta per la convocazione di un tavolo tecnico cui dovranno partecipare tutti e quattro i comuni del consorzio e di cui il sindaco si farà portavoce.
L’idea embrionale è quella di riuscire a superare la stagione estiva senza troppi disagi, evitando possibili azioni anche dai comuni limitrofi che potrebbero imputare soprattutto a Bovalino la responsabilità d’inquinamento anche delle acque limitrofe, per poi metter mano al progetto di staccare definitivamente Bovalino e Benestare dal consortile per ripristinare o realizzare un depuratore che serva questi due comuni ed eventualmente altre aree interne.
Intanto, Rocca, fa sapere che il comune di Benestare ha già chiesto il dissequestro di due pompe sulle quali presto, saranno effettuati degli interventi che, come lui stesso dichiara, sposteranno solo il problema dello sversamento dei reflui che non scaricheranno più nei terreni benestaresi, ma confluiranno a Bovalino, dove non avranno altro sbocco che il mare.