di Adelina B. Scorda
BOVALINO – Della necessità di adottare provvedimenti urgenti nell’area della fiumara Careri lo si era già accennato il 29 luglio nella riunione indetta dal sindaco di Ardore Grenci per metter il punto sul problema depurazione. Oggi l’intervento dell’osservatorio comunale di Bovalino chiede ufficialmente che si provveda ad arginare lo scarico fognario al torrente Careri.
Un provvedimento tampone, certo, in attesa che si avviino i lavori per cui il comune di Bovalino avrebbe ottenuto dalla Regione un finanziamento di circa 180 mila euro.
La richiesta d’intervento, protocollata questa mattina, muove in primo luogo dai risultati poco rassicuranti scaturiti dalle analisi eseguite dall’Osservatorio per il diritto alla vita il 13 e il 21 luglio, dati che hanno evidenziato una carica batteriologica superiore alla norma.
Quello che viene ancora una volta chiesto dall’Osservatorio, ma adesso per vie ufficiali, è che si intervenga attraverso il ricorso a metodi per così dire naturali quali appunto il lagunaggio. Un’azione che consentirebbe di evitare il diretto scarico in mare delle acque reflue.
Durante la riunione del 29 luglio, lo stesso architetto Antonio Pelle, pur dimostrando il proprio scetticismo sulla possibilità di intervenire in questo termini, si fece carico di trasportare la richiesta, fino al quel momento solo verbale e informale, dei cittadini di Bovalino e non solo, sul tavolo dei commissari prefettizi.
In attesa che dalla regione arrivi il via libera per l’inizio dei lavori di ripristino dell’impianto di depurazione, nessuna soluzione sembra essere stata attuata. A non tranquillizzare i cittadini anche la non finanziabile dell’area di circa 400 metri tra il torrente Careri e il bivio di San Luca, e la stazione S4. Tecnico e commissari starebbero valutando modi e termini di intervento, per capire se utilizzare parte del finanziamento di 430 mila euro ottenuto dal Comune attraverso il patto Renzi-Falcomatà. Il tratto richiederebbe un investimento di circa 80 mila euro che prevede la sostituzione delle condotte e il ripristino totale della stazione.