di Redazione
ROMA – Un’iniziativa concreta per sostenere le donne e le famiglie italiane: è stata depositata in Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare “Frescura-Menia Corbanese Belfi” che punta a ridurre al 5% l’IVA su assorbenti, prodotti per l’infanzia e beni essenziali, finanziando la misura con un taglio ai costi della politica.
Luca Frescura, presidente nazionale di Giovani&Futuro e primo firmatario della proposta, ha dichiarato: <<è arrivato il momento di smetterla con le parole e passare ai fatti. Con questa legge vogliamo dare un segnale chiaro: le risorse per aiutare le famiglie italiane si trovano, basta volerlo. I cittadini italiani hanno votato per ridurre il numero dei Parlamentari, ma le dotazioni di Camera e Senato sono rimaste le stesse: parliamo di 1 miliardo e mezzo di euro circa. Tagliare questi costi, adattandoli al nuovo assetto parlamentare, permetterebbe ad una famiglia con figli piccoli di risparmiare oltre 250 euro all’anno>>.
La proposta nasce dall’associazione Giovani&Futuro, che ha espresso uno dei più giovani gruppi proponenti della storia della Repubblica, con un’età media di 23 anni. L’associazione, nata in Provincia di Belluno e oggi presente con soci e sezioni in quasi tutta Italia, intende superare gli steccati ideologici, per promuovere politiche concrete volte a rispondere ai problemi di ogni giorno <<ormai dimenticati – secondo Frescura – dai partiti ideologici, sempre più impegnati nello scontro e sempre meno propensi a trovare soluzioni>>.
<<Oggi più che mai – continua Frescura – servono misure immediate e concrete: siamo stufi delle belle parole e di promesse acchiappa voti.
È facile dire fate figli, ma la politica, concretamente, dov’è? Senza parlare della povertà mestruale: 1 donna su 6, in Italia, non può permettersi gli assorbenti. Oggi, però, possiamo cambiare le cose: con 50.000 firme il testo può essere presentato in Parlamento. Non abbiamo molto tempo: per questo è fondamentale firmare e far conoscere questa iniziativa>>.
La campagna di raccolta firme per sostenere il progetto di legge è già attiva: è infatti possibile firmare online sulla piattaforma ‘Referendum e iniziative popolari’ con identità digitale (Spid, CiE…)
(Link: https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/2500001 ) o firmare in cartaceo nei Comuni che hanno aderito all’iniziativa.