di Adelina B. Scorda
ARDORE – È prevista per il 7 ottobre la data di inizio del servizio di raccolta differenziata “porta a porta” nel comune di Ardore. Un progetto che l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Giuseppe Campisi, aveva messo in cantiere più di un anno fa e che a causa di lunghe procedure burocratiche, gare d’appalto e intoppi giudiziari hanno ritardato fino ad oggi.
Il servizio di raccolta “porta a porta” che sarà, come da calendario, svolto a giorni alterni, interesserà: organico, carta e cartone, vetro e multi materiale oltre al già consolidato conferimento di ingombranti, servizio quest’ultimo già attivo nel Comune. Sarebbero, inoltre, già stati consegnati, è quanto hanno assicurato dall’ufficio tecnico, i “Bio-kit” (contenitori e calendario necessari alla raccolta) messi a disposizione dal Comune per la cittadinanza che, speranzosa nell’iniziativa, cosciente del pericolo di un’eventuale e nuova emergenza rifiuti sempre in agguato dietro l’angolo, sta dimostrando un’ottima partecipazione,se pur al momento solo divulgativa. Un progetto, dicevamo, messo in atto con i soli fondi comunali per adeguarsi alle prescrizioni dell’articolo 205 del decreto legislativo 152/2006, secondo cui “i Comuni devono impegnarsi a raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata finalizzata al riutilizzo, al riciclaggio e al recupero delle frazioni organiche e dei materiali recuperabili, riducendo in modo sensibile, la quantità di rifiuti secchi da contenere nelle discariche. In caso di mancato degli obiettivi previsti – prosegue il decreto legge – la tassa sulla raccolta rifiuti è destinata ad aumentare con l’aggravio delle sanzioni per i comuni che non rispettano gli obblighi previsti, attraverso l’addizionale del 20% per il tributo di smaltimento in discarica”. Si partirà, dunque, fra meno di un mese e la zona attualmente interessata sarà Ardore marina, ad occuparsi del servizio di raccolta e spazzamento stradale, la ditta RTI ASED – RADI con sede a Melito di Porto Salvo, che il 5 ottobre del 2012 firmò il contratto per il servizio di raccolta differenziata che solo per motivi organizzativi (stampa materiale divulgativo, acquisto contenitori, ecc…), non è stato possibile avviare immediatamente. Le carte in regola, dunque, perché il servizio funzioni, ci sono tutte, necessaria, però, sarà la partecipazione dei cittadini, soggetto essenziale perché il progetto “porta a porta” possa rendersi realizzabile.