R. & P.
La sezione AIGA di Locri ha partecipato al XXIV Congresso Ordinario di AIGA, tenutosi a Roma dal 30 settembre al 2 ottobre, tramite una delegazione guidata dal Presidente Avv. Giuseppe Alvaro.
Il Congresso è il momento più importante della vita di AIGA, durante il quale viene eletto il Presidente nazionale per il successivo biennio e le sezioni territoriali hanno la possibilità di stabilire l’attività futura dell’Associazione, presentando delle proposte denominate mozioni congressuali.
AIGA Locri, guidata dal nuovo Presidente Avv. Giuseppe Alvaro, ha rinnovato il sostegno elettorale che la Sezione ha riservato sin dall’inizio della campagna elettorale, già sotto la presidenza dell’uscente Avv. Antonia Fabiola Chirico, al candidato Avv. Francesco Paolo Perchinunno del foro di Bari, acclamato all’unanimità Presidente di AIGA per il biennio 2021/2023 a seguito del ritiro dell’altro candidato.
AIGA Locri si è inoltre distinta, durante il Congresso, per la presentazione e approvazione all’unanimità di ben tre mozioni congressuali, che andranno perciò a orientare l’attività dell’AIGA dei prossimi due anni.
L’ormai storica mozione sull’abolizione del regime transitorio per l’accesso all’albo degli avvocati cassazionisti, che oramai annualmente (dal lontano 2015) vede il rinvio dell’entrata in vigore della norma da parte del Legislatore, proprio su iniziativa di AIGA LOCRI, è stata affidata all’ottima presentazione del delegato Avv. Vincenzo Galea.
Il delegato Avv. Manuela Calautti ha curato la presentazione di una mozione condivisa con AIGA LA SPEZIA, avente ad oggetto la creazione di società di Legal Management – sul modello delle società di engineering – che consenta agli avvocati, in ambito legal tech, di essere titolari e amministratori delle società, nel rispetto comunque dei principi di libertà e indipendenza della professione.
Il Presidente di AIGA LOCRI, Avv. Giuseppe Alvaro, infine, ha curato la presentazione della mozione sull’abolizione dei tirocini sostitutivi per i praticanti avvocati, che secondo il giudizio del Congresso devono svolgere la pratica forense negli studi professionali, per apprendere dal proprio dominus i segreti del mestiere, frequentando quotidianamente le aule di giustizia come avvocati, anziché seguire corsi accademici (le SSPL) o fare tirocini con i magistrati, attività curriculari importantissime per la formazione a tutto tondo del giurista, ma che non potranno mai sostituire la frequentazione di uno studio legale.
Il Presidente, Avv. Giuseppe Alvaro, dichiara: “Dopo questo lungo periodo drammatico, si è percepita una forte voglia di riscatto dei giovani avvocati, sorretta soprattutto dalla lungimirante dichiarazione di intenti del neo eletto Presidente nazionale in chiave innovativa per far ritrovare la dovuta autorevolezza che l’avvocatura merita”.