R & P – (FotoCollage di Enzo Lacopo © 2017)
LOCRI – SIDERNO L’incontro, organizzato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Locri, nell’ambito della formazione continua e dell’aggiornamento professionale forense, ha visto, in qualità di relatori, illustri e giovani giuristi provenienti dal mondo accademico.
Dopo i saluti iniziali della Presidente COA, avv.ssa Gabriella Mollica Luly, l’introduzione e la presentazione degli argomenti da parte dell’avv. Carlo Carmelo Tropiano, hanno avuto luogo le relazioni della prof.ssa Angela Busacca, docente di diritto civile presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria, dell’avv. Giuseppe Lombardo, docente presso la Scuola di Specializzazione delle professioni legali del medesimo ateneo e del Prof. Giuseppe Tropea, professore di diritto amministrativo, nonché autore del libro “Abuso del diritto ed abuso del processo amministrativo”.
Durante il convegno si è discusso del fenomeno dell’abuso del diritto, inteso come uso distorto di facoltà e diritti, riconosciuti e tutelati dall’ordinamento, al solo fine di nuocere l’altrui sfera giuridica e con l’ulteriore scopo di ottenere ingiusti profitti.
In particolare, è stato molto interessante comprendere come l’esercizio di un diritto, garantito e tutelato dalla legge, sia spesso in grado di generare ingiustizia e danno ai soggetti con cui si entra in relazione.
Dopo un’introduzione di diritto sostanziale da parte della Prof.ssa Busacca, la quale ha anche operato un’interessante comparazione tra diritto interno ed internazionale, la tematica si è spostata sul campo del diritto processuale, attraverso un’attenta analisi, da parte dell’avv. Lombardo e del prof. Tropea, dei c.d. abusi degli strumenti processuali in ambito civile ed amministrativo, delle possibili tutele dei soggetti coinvolti e, infine, delle eventuali responsabilità professionali e disciplinari dell’avvocato.
A seguito della relazione dei docenti, si è aperto il dibattito sulla tematica, con il coinvolgimento dei professionisti presenti in sala, anche attraverso un confronto tra le diverse esperienze professionali.
I lavori del convegno si sono conclusi con parecchie soluzioni utili per la tutela del cittadino, ma anche con molteplici interrogativi rimasti irrisolti, dovuti, soprattutto, alla miopia del legislatore, il quale, tardando ad offrire puntuali e chiare discipline, lascia spesso al giudice la possibilità di operare interpretazioni normative eccessivamente estensive e discrezionali, a volte anche arbitrarie, tali da integrare un vero e proprio “abuso dell’abuso del diritto” a discapito del cittadino stesso.