R. & P.
Si è svolto il 7 novembre 2019 presso il Liceo Scientifico “Zaleuco di Locri il primo appuntamento del progetto “A-ndrangheta- progettiamo una città senza crimine”. L’iniziativa, che avrà durata biennale, è rivolta agli studenti del quarto anno delle scuole secondarie di II grado del territorio reggino. Saranno anche gli studenti delle classi quarte del Liceo Scientifico di Locri i protagonisti del percorso, affiancati dai docenti di diritto referenti del progetto: Domenica Monica Scoleri e Marisa Saccà e dal tutor scelto dalla Questura Vincenzo Iazzetta a portare avanti questo ambizioso progetto.
“Cyberbullismo, reati informatici e violenza tra i giovani”, sono stati i temi trattati durante il primo incontro svoltosi nell’aula magna del Liceo Zaleuco di Locri.

Ad aprire i lavori della tavola rotonda è stata la Dirigente scolastica del Liceo Carmela Rita Serafino, mentre, a relazionare sui temi del cyberbullismo, reati informatici e violenza tra i giovani, sono stati: Il Commissario capo della Polizia di Stato di Siderno Vincenzo Iazzetta, il sovrintendente capo Angelo Errigo della Polizia scientifica, il sovrintendente Luca Ferrante, Ufficio anticrimine e la psicologa Roberta Migneco. L’incontro è stato molto interessante e proficuo, sia per la chiarezza espositiva con cui sono state affrontate le tematiche da parte dei relatori presenti, sia per il coinvolgimento degli studenti che hanno partecipato attivamente all’incontro, ponendo agli illustri ospiti numerose domande che hanno consentito nuovi approfondimenti. I relatori, rivolgendosi direttamente agli studenti, hanno sottolineato la necessità di bandire ogni forma di violenza e di illegalità, hanno evidenziato come sia necessario prevenire i pericoli sul web, circostanze di prevaricazione e di abusi estrinsecate in minacce verbali e/o fisiche, che spesso minano l’autostima e la dignità personale, soprattutto nelle forme virtuali del cyberbullismo. I relatori infine, hanno sottolineato l’importanza della L. 71/2017 che ha come obiettivo di contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni, con azioni a carattere preventivo sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l’attuazione degli interventi senza distinzione di eta’ anche nell’ambito delle istituzioni scolastiche.
Per questi motivi, in maniera unanime gli esperti presenti all’incontro, hanno coralmente esortato gli studenti a diffondere e rafforzare la cultura della legalità, valorizzare il dialogo umano, conoscere le emozioni, non solo tra pari ma soprattutto potenziare i rapporti umani tutti “empaticamente”.
Professoressa Domenica Monica Scoleri
Referente alla legalità