R. & P.
Caro Direttore
Da qualche settimana si avverte una nuova aria nella politica. Almeno alle nostre latitudini. Nel piccolo mondo che frequentiamo. Dentro il PD, per fare un esempio, si citano come immagini del proprio album di famiglia, Aldo Moro e Peppino Impastato. Riconoscendo, indirettamente, che la storia dell’Umanità non è nata alla Leopolda e che tra le pochissime personalità a cui fare riferimento, oltre naturalmente Renzi, Boschi, Verdini e qualche altro campione tipo Fanfani, c’è la possibilità di allargare gli orizzonti. Orizzonti entro cui si vede anche la figura di Mimmo Lucano.
Oggi leggiamo, sul suo giornale, un accorato intervento dei giovani Piddini in difesa di Mimmo Lucano, Sindaco di Riace e della straordinaria esperienza di accoglienza ed integrazione che li si sta sviluppando da anni. Bene. Anzi, benissimo!
Sorge, però, spontanea qualche domanda.
Chi era il Ministro degli Interni, fino alla scorsa settimana, prima del Salvini?
Conoscono, questi giovani democratici l’azione e le opere di questo predecessore del già citato Salvini?
Sanno nulla dell’allarme lanciato dallo stesso Ministro rispetto a fantomatici “pericoli per la tenuta democratica del paese causata dagli sbarchi di questi disperati”?
Sanno nulla del decreto cd Minniti-Orlando col quale si costruisce una giustizia “etnica”( come la definisce il Sen. Manconi) riservata ai richiedenti asilo che riproponeva i CIE, rubando, alla lettera, l’idea al movimento di Salvini, contro l’accoglienza diffusa, come invece dimostra l’efficacia dell’esperienza di Riace?
Sanno nulla delle minacce lanciate, molto prima del Salvini, alle ONG. Essendosi posto come unico obiettivo l’impedimento degli sbarchi senza porre alcuna attenzione alla vita dei migranti e disinteresse per ciò che farà di loro la guardia costiera libica?
Sanno nulla dei finanziamenti da parte del governo italiano, di cui godono le bande Libiche che trattengono, in schiavitù, nei lager libici centinaia di migliaia di disperati giunti in condizione disumane dai posti più orribili del pianeta.?
Sanno che, da due anni, a Riace vengono negati i finanziamenti di cui hanno diritto, per scelta dalla Prefettura di Reggio Cal. E con il consenso del Ministero dell’Interno?
Sanno che Bekis, la giovane sventurata nigeriana morta bruciata viva nel lager di San Ferdinando , si trovava appunto a San Ferdinando e non a Riace dove aveva la residenza, per colpa di questi comportamenti ?
Sanno che, a parte la vicinanza attiva e concreta del Presidente della Giunta Regionale Oliverio, nessuna iniziativa di protesta o di semplice sostegno è mai venuta dai dirigenti, periferici o centrali del PD, in questi anni?
Sanno dell’isolamento fino al limite dell’ostracismo che ha dovuto sopportare e sopporta il Sindaco Lucano?
Sanno che da più di un anno a Riace sono in atto indagini alla ricerca di presunte carte che documentino le accuse incredibili rivolte al Sindaco Lucano, e che impegnano non si sa bene quanti Uomini della Guardia di Finanza, Magistrati, Carabinieri e quant’altro come se si trattasse di un pericoloso covo di ndrangheta o di terroristi? Esattamente come se in guerra si utilizzassero divisioni di fanteria a giocare a tresette piuttosto che a fronteggiare il vero nemico.
Sanno che il predecessore dell’attuale Ministro degli Interni, a parte il colpo durissimo inferto alla ndrangheta con la firma nel “registro di cittadinanza consapevole”, è poi andato a candidarsi a Pescara, dove notoriamente ha rappresentato una spina nel fianco a tutta la criminalità organizzata del Paese ed è stato eletto a furor di popolo (o no?)?
Scaldano il cuore le parole dei giovani Piddini della Locride. Fanno sperare che, un Ministro degli Interni dichiaratamente xenofobo e razzista, suscita indignazione e fa scattare la molla nei sinceri democratici che non aspettavano altro per gettarsi nella mischia e battersi contro questi rigurgiti di fascismo xenofobo.
Un piccolo consiglio mi permetto di dare a questi giovani, con estrema pacatezza. Inizino a fare opera di educazione all’interno del partito a cui appartengono. A ribadire i principi ed i valori costituenti delle ragioni genetiche di una forza di sinistra. Non devono cercare lontano o in testi complicati. Pongano il testo della Costituzione Italiana come programma della lotta politica dei prossimi mesi ed anni. E non accettino più di stare al fianco di chi vorrebbe demolirla.
I.Napoli