di Gianluca Albanese
SIDERNO – L’Unità di “Progetto Rifiuti” del dipartimento “Ambiente e Territorio” della Regione Calabria, ha creato, insieme ad Ecologia Oggi che gestisce l’impianto di trattamento dei rifiuti di San Leo in Siderno, le precondizioni per poter gestire e valorizzare la raccolta differenziata in loco, partendo proprio dall’avvio della procedura di accreditamento dell’impianto di Siderno quale piattaforma Conai.
Tali interessanti novità sono state esposte nel corso di un incontro che ha avuto luogo ieri mattina a Catanzaro, alla presenza del responsabile dell’unità “Progetto Rifiuti” Antonio Augruso e del responsabile del procedimento Vincenzo De Matteis, dei rappresentanti di Ecologia Oggi Guarascio, Giardiello e Mercuri e dei presidenti del consorzio di funzioni “Locride Ambiente” Vincenzo Loiero e di Locride Ambiente SpA Giovanni Gerace.
Si tratta, insomma, di lavorare per fare funzionare finalmente l’impianto di San Leo non come mera discarica (o meglio, sede di trasferenza) di “tal quale” ma come vero e proprio stabilimento di valorizzazione della raccolta differenziata. Ed è proprio all’avvio delle linee di sfruttamento della differenziata che è finalizzata l’opera di questo tavolo tecnico, attivo dallo scorso gennaio.
Per la Regione Calabria, dunque, si può fare, previa una serie di lavorazioni da compiere entro fine marzo nella linea dell’organico, i cui volumi di produzione sono stati stimati da Locride Ambiente in circa 2.300 tonnellate per il 2015; 6.600, invece, la produzione annua stimata di raccolta differenziata della frazione “secca”, ovvero carta, plastica, vetro, alluminio, ecc.
Ora, se i sindaci dei comuni che conferiscono i rifiuti a Siderno daranno l’Ok, già entro la prima decade di marzo si potrà conferire a San Leo la frazione “secca” della raccolta differenziata. Per la “trasferenza” della frazione organica a Siderno, invece (ovvero la permanenza temporanea dei rifiuti “umidi” in attesa di trasferimento agli impianti di valorizzazione) si può iniziare anche a fine febbraio, purché la percentuale di impurezza della frazione organica sia inferiore al 10%, altrimenti il rifiuto viene declassato come “tal quale”, con conseguente aumento della tariffa di smaltimento.
E se Ecologia Oggi si è impegnata a fornire il preventivo dei costi da sostenere, saranno anche in questo caso i Comuni che conferiscono a Siderno, a fornire delle analisi merceologiche sulla percentuale di impurezza dell’organico.
Il Consorzio di Funzioni Locride Ambiente, infine, ha esposto la possibilità di individuare una viabilità di accesso alternativa a quella attualmente utilizzata (con un percorso piuttosto lungo e sterrato) impegnandosi a fornire, a breve, indicazioni sul tracciato alternativo e sugli aspetti amministrativi e catastali.
Dunque, come dicevano, le precondizioni ci sono per fare in modo che nella Locride si lavori e si valorizzi la raccolta differenziata dei rifiuti; tocca ai sindaci, già convocati per martedì prossimo, decidere se sfruttare o meno questa grande opportunità di avere una piattaforma Conai dietro casa e ridare dignità a un impianto nato a suo tempo con i migliori auspici e, nel corso degli anni, trasformatosi via via a mera “discarica”.
Su questa partita si misurerà la capacità dei nostri amministratori di affrontare seriamente un tema di assoluto rilievo come quello della raccolta differenziata dei rifiuti e della loro valorizzazione, molto più importante, a nostro avviso, delle recenti polemiche con l’Arpacal sulle percentuali di raccolta differenziata certificate dall’Agenzia regionale per il 2014.
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