di Ilario Balì
CAULONIA – Il Consiglio comunale di Caulonia ha approvato con i soli voti della maggioranza il bilancio di previsione per il 2015 e il piano delle opere pubbliche per il triennio 2015-2017. Il civico consesso si è riunito questa sera a 20 giorni dalla diffida inviata dal Prefetto di Reggio per “inosservanza degli obblighi relativi all’approvazione del bilancio”.
Il disco verde è arrivato in zona Cesarini al termine di un dibattito tra maggioranza e opposizione che si è protratto per quasi 3 ore. «Garantire gli stessi servizi con meno risorse non è semplice – ha esordito il primo cittadino nella sua relazione – Siamo stati costretti a compiere scelte impopolari ma di cui il paese potrebbe beneficiarne in futuro». Riccio ha poi passato il rassegna lo stato dell’arte delle opere pubbliche nell’antica Castelvetere, dallo stadio all’acquedotto, passando per il centro storico e l’auditorium Casa della Pace, ammettendo tuttavia l’incapacità della sua amministrazione di misurarsi con la raccolta differenziata e con la lotta agli evasori fiscali. «Non abbiamo fatto nulla – ha tuonato – a differenza delle opere pubbliche queste sono sfide che hanno bisogno della politica». Il Comune conta di incassare entro fine anno circa un milione e 500 mila euro dalle bollette di acqua per far quadrare i conti e portare il bilancio in pareggio. «Siamo sommersi da una montagna di debiti – ha replicato Attilio Tucci – sono stati commessi errori progettuali e gestionali evidenti. Manca una vera e propria programmazione. Serve una rivoluzione culturale – ha chiosato ribadendo il suo voto contrario al bilancio – e fare spazio a idee nuove». Sulla difficoltà di riscossione dei tributi comunali si era già espresso a suo tempo il consigliere di maggioranza ed ex assessore al bilancio Lino Dimasi, che ieri sera ha rincarato la dose: «In questo Comune ci sono 700 contatori d’acqua abusivi. Bisogna mettersi sulle tracce non solo degli evasori dell’acqua. Se in questo Comune si desse un’occhiata al faldone dei condoni edilizi, agli spazi pubblici occupati e all’Imu, non saremmo con un disavanzo tecnico di oltre 3 milioni».
In apertura dei lavori Attilio Tucci ha annunciato le sue dimissioni da membro della commissione sui lavori del campo sportivo. «Una commissione fallita nel suo intento» ha spiegato il consigliere d’opposizione, evidentemente in disaccordo su come è stata gestita l’intera vicenda. I lavori sono fermi dallo scorso aprile dopo l’invio al Coni della perizia di variante approvata dalla Giunta comunale. Per l’assessore ai lavori pubblici Antonio Cavallo «L’intero progetto era di 1 milione e 500 mila euro. La Provincia ha trovato il finanziamento per 1 milione e 150 mila euro, dunque mancano 350 mila euro per completare l’opera. Da qui la perizia di variante senza la quale si rischiava di perdere l’intera somma». L’ex assessore provinciale allo sport non ci sta e rilancia: «Il progetto esecutivo è stato stilato su 1 milione e 150 mila euro. Si spendono soldi in più perchè con quei soldi non siamo riusciti a fare ciò che abbiamo appaltato. La soluzione che avevo proposto era quella dell’appalto integrato, ma non è stata presa in considerazione».