Incontro con sindacati e delegazione di lavoratori. Istituito un tavolo tecnico permanente sull’argomento attivo anche per programmare i prossimi anni.
R. & P.
REGGIO CALABRIA – Il consigliere metropolitano delegato all’Istruzione, Rudi Lizzi, ha incontrato al Palazzo Alvaro i rappresentanti sindacali di categoria, Vincenzo Sera per la Cisl Fp e Anna Rita Mancuso Uil Fpl ed una delegazione di assistenti educativi, convocati per un confronto relativo alla copertura dei fondi per il completamento dell’attuale anno scolastico 2024/2025.
Ad affiancare il consigliere Lizzi erano presenti il direttore generale della Città metropolitana, Umberto Nucara, il dirigente del settore Istruzione, Francesco Macheda e il funzionario Felice Foti. <<La Città metropolitana di Reggio Calabria, per l’ennesima volta, dimostra l’apertura al dialogo e al confronto. In occasione di questo nuovo incontro con gli assistenti educativi, consapevoli delle difficoltà del settore, già note in passato, abbiamo confermato manifestato la volontà politica, su indicazione del sindaco Falcomatà, di garantire, con fondi del nostro bilancio metropolitano, il completamento del servizio fino alla conclusione dell’attuale anno scolastico. E’ già stata quantificata la somma, circa 320mila euro, che passerà a breve al vaglio del Consiglio metropolitano. Si tratta di un percorso che non ci competeva come Ente, ma è stato intrapreso in quanto abbiamo compreso le difficoltà sul territorio. Contestualmente, con le organizzazioni sindacali di categoria, abbiamo istituito un Tavolo tecnico permanente affinché questo e altri problemi non si verifichino nei prossimi anni. Vogliamo dare maggiori certezze e sicurezze agli operatori in questione ed a chi usufruisce di questo prezioso servizio: le famiglie e i ragazzi>>.
La parte sindacale, apprezzando l’approccio al problema della Città metropolitana, ha chiesto al Tavolo tecnico, rispetto la gestione del servizio di assistenza educativa e alla comunicazione, <<la regolamentazione dell’attribuzione delle ore rispetto alla quantificazione dei Peg di ogni singola scuola al fine di garantire il diritto fondamentale di inclusione scolastica. Inoltre è stato chiesto di programmare l’attività anche nel rispetto di maggiori tutele nei confronti dei lavoratori, attualmente contrattualizzati a prestazione occasionale e non come previsto, invece, dal dpcm del Consiglio dei ministri. Si tratta quindi di contratti non in regola e che non danno dignità ai lavoratori>>.