di Enzo Romeo
Il Pd ha svolto una due giorni, straordinaria si dice in gergo, a Siderno, per discutere di Sud ed Europa. L’iniziativa, organizzata dall’europarlamentare Sandro Ruotolo, ha ben approfondito il tema suindicato ma, inevitabilmente, l’identità attuale del partito è stata un significativo sottotraccia, perché, con molta lealtà, si è detto e parlato del ruolo del PD. Di quello che si sarebbe potuto fare e non si è riusciti e delle sconfitte subìte.
Ecco, un particolare elemento sul quale val la pena soffermarsi, è proprio questo: capire dove saprà andare il PD e cosa potrà essere nel futuro. Tornerà ad essere realtà di maggioranza?
In effetti su questo si sta lavorando e, chiaramente, c’è l’ intenzione di recuperare il terreno perduto. Per cominciare serve una coscienza politica che faccia riferimento ai territori. Non è un passaggio di poco conto, e se da Siderno arriva un auto appello, secondo il quale il PD deve essere “il partito degli elettori e non degli eletti”, qualcosa vorrà significare.
Di certo, il Sud non potrà essere trascurato. A maggior ragione il Sud italiano nel contesto europeo. Ma le tante piccole piazze, che sono pezzi d’Europa, dovranno essere o meglio tornare ad essere centrali.