di Gianluca Albanese
SIDERNO – «Ritengo che sia giunto il momento di smentire una bugia che circola da troppo tempo». L’ex sindaco di Siderno Mimmo Panetta, a margine della conferenza stampa tenuta questa mattina dal Senatore Pietro Fuda, ha inteso fornire agli organi di stampa un documento datato 9 settembre 2002 in cui si dà avviso dell’avvio del procedimento preordinato alla realizzazione dei lavori di costruzione per la realizzazione di un impianto di selezione secco-umido e valorizzazione della raccolta differenziata, da realizzarsi nel Comune di Siderno.
Si tratta, ovviamente, dell’impianto di San Leo, colpito da un incendio due giorni fa, le cui conseguenze per la salute pubblica potrebbero essere assai negative, e da anni al centro di polemiche per via dei miasmi originati dalla frazione umida che, ahinoi, si percepiscono anche nel centro abitato.
Panetta tiene a sottolineare che «Io fui sindaco fino al mese di maggio 2001 e quindi non capisco chi, a distanza di vent’anni, continua ad attribuirmi responsabilità che non ho».
Fin qui Panetta.
L’avviso sopraindicato fu indirizzato dal Commissario per l’emergenza ambientale nel territorio della Regione Calabria al Sindaco di Siderno e nello stesso è scritto che «Questo ufficio – del Commissario regionale per l’emergenza ambientale – sta valutando l’opportunità di realizzare un impianto di selezione secco-umido e valorizzazione della raccolta differenziata da realizzarsi nel Comune di Siderno» e che «Per la realizzazione di detto impianto è stato proposto un sito idoneo, ubicato nel Comune di Siderno» per una superficie complessiva di 52.746 metri quadri.
Il documento contiene l’elenco dettagliato delle particelle e dei fogli del catasto, ma la dicitura “E’ stato proposto un sito idoneo” non contribuisce a fare chiarezza su chi propose e individuò all’epoca dei fatti quel sito.
Certo è che nel mese di settembre 2002 il sindaco in carica era Alessandro Figliomeni e, stando al documento firmato dal responsabile del procedimento Giovan Battista Papello, il procedimento stesso era in una fase sicuramente iniziale nei giorni in cui era stato redatto.
Offriamo, comunque, ai nostri lettori, la visione completa dell’intero documento.


Do una informazione aggiuntiva, le particelle del documento di cui si parla non sono state requisite, ma nella fase successiva sono state cambiate, e l’impianto è stato costruito su altre particelle. Presumo che questa scelta sia stata fatta successivamente a questa data. Occorre capire chi ha fatto questa scelta e perché. Queste sono le particelle scelte, preso da un documento allegato al nuovo progetto, firmato da ing. Anoia Michelangelo, responsabile del Procedimento.
Foglio 28:Particelle: 169-345-346-347-349-350-351-352-353-354-355-357-359-360-361-362-363
Foglio 35: Particelle: 371-372-374-375
Aggiungo le particelle previste originariamente (documento 9 settembre 2002)
Foglio 28, particelle: 160,161,167,168,170,171,172,186
foglio 35: particella 11
complessivamente mq 52.746