di Adelina B. Scorda
BOVALINO – Continua a battere i pugni l’Osservatorio comunale di Bovalino, che dopo l’istanza presentata ai commissari prefettizi del Comune e ai sindaci di Benestare, Bianco e Casignana, all’Arpacal e al ministro dell’Ambiente, per far si che si possa mettere mano all’allarmante problema della depurazione che ha investito il comprensorio dopo lo scoppio della vicenda giudiziaria, si rivolgono direttamente al Prefetto Sammartino di Reggio Calabria e al dirigente generale del dipartimento ambiente della Regione, Domenico Pallaria.
Non una semplice comunicazione, ma una precisa richiesta d’incontro soprattutto in merito “al perdurare di una situazione emergenziale per la salute pubblica” scrivono. Un incontro necessario “per illustrare quelle che sono le problematiche, non più procrastinabili, che attanagliano la nostra comunità e che rischiano di degenerare nel “disastro ambientale”, anche e soprattutto con l’approssimarsi della stagione estiva”.
Il Prefetto, come rappresentante del Governo, ha, infatti, l’opportunità e la possibilità di “scuotere” le amministrazioni comunali interessate, spingendole ad attivarsi per porre rimedio ad una situazione igienico ambientale sicuramente allarmante, soprattutto dopo l’avvenuta conoscenza di quelli che sono i dati scaturiti dall’apertura dell’inchiesta giudiziaria in merito.
Sono tre i milioni di litri al mese, circa otto mila litri l’ora, di reflui non depurati e sversati direttamente in mare o nel terreno. Quantità sicuramente non trascurabili ma che anzi aprono l’ipotesi al disastro ambientale.