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Se tutte le strade portano a Roma, sono poche quelle percorribili in sicurezza per raggiungere contrada Moschetta.
Non è difficile trovarsi coinvolti nel dibattito che in questi giorni si è scatenato in seguito ad una nota dell’Assessore Panetta e del nuovo Delegato Cavaleri sulla viabilità e sulla difficoltà nel reperire i fondi per effettuare interventi urgenti e risolutivi di un problema che va avanti da diversi anni, compresi gli ultimi 7 in cui l’Assessore firmatario ha sempre ricoperto incarichi esecutivi.
Sono passati alcuni mesi da quando l’Amministrazione comunale e il Comitato di Quartiere di Moschetta annunciavano, con una roboante nota stampa a firma della Presidente, il raggiungimento di un accordo con l’ANAS per la realizzazione di una rotonda li dove ancora oggi c’è il pericoloso bivio che dalla SS106 permette di raggiungere la frazione più popolosa della Città. Lo scambio di elogi e convenevoli – come spesso accade con buona pace dei privati che spesso sono costretti a realizzare, di tasca propria, interventi urgenti sulla pulizia delle strade e la loro ordinaria manutenzione – lasciava sperare in un rapido avvio dei lavori e quindi in una pronta concretizzazione di una soluzione fondamentale per la sicurezza e la viabilità. Poco tempo dopo era l’Amministrazione stessa a ridimensionare le aspettative spiegando che l’incontro si sarebbe in realtà limitato a valutare approfondimenti progettuali per qualcosa che risultava comunque privo delle necessarie coperture finanziarie.
Un passo indietro che se anche non avviene in malafede non può che far riflettere sull’opportunità di alcune dichiarazioni e sulla validità sempiterna del detto “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”.
Ancora oggi da un mese il bivio non è in condizioni di sicurezza. Anzi, per via della rottura di una griglia è in parte occupato da transenne che obbligano le autovetture provenienti da Locri a inserirsi nella medesima corsia di quelle provenienti da Reggio Calabria, rischiando incidenti stradali.
Moschetta, come tutte le altre contrade di Locri, è parte integrante e attiva della comunità cittadina e merita collegamenti adeguati, servizi adeguati, rappresentanza adeguata, forte e competente, che non si limiti a “mettere cappelli” fingendo di essere Napoleone ma che abbia la forza – politica e amministrativa – di porre al centro le mille potenzialità di questa frazione, a lungo usata come trampolino di lancio o bancomat elettorale.
I Giovani Democratici di Locri