R. & P.
Le elezioni regionali in Calabria si stanno oramai inesorabilmente avvicinando, anche se ancora non si sa la data certa. Nonostante ciò, nè a sinistra nè a destra si ha un programma certo sul da farsi per rilanciare questa nostra Regione che dovrebbe rappresentare quella marcia in più ,ma che nessuno sempre o voglia far ripartire. La stagione della sinistra al governo regionale si sta concludendo in modo pessimo, con un esecutivo sempre in affanno che non è mai riuscito ad essere incisivo , contratto da lotte interne che l’hanno dilaniato a scapito del bene del territorio. Una Locride fuori dall’ agenda di governo che è rimasta ancora più marginale, non riuscendo ad avere alcuna risposta vedi sopratutto la questione dell’ Ospedale Spoke. A destra si discute ancora su chi possa essere il candidato ideale in un momento sopratutto di rinnovamento e di sconforto dei cittadini verso quella politica sempre più sorda e lontana dai problemi e dalle istanze dei cittadini. In tutto ciò, isolati da un governo centrale che aveva sventolato la ripresa del mezzogiorno come punto cardine del programma, ed una classe politica regionale e locale senza idee ne progetti , priva di quelle figure di riferimento che in passato hanno fatto la differenza per la nostra regione, ci aspettiamo una presa di posizione da parte dei cittadini calabresi.
La speranza è che la situazione possa cambiare e si inizia a parlare di progettazione e di sviluppo. Si pensi ai trasporti che penalizzano il nostro territorio a forte vocazione turistica. Si invocano treni ad alta velocità, l’elettrificazione dell’intera linea, ma ancora i pochi treni che passano percorrono un solo binario. L’ aeroporto di Reggio Calabria ha visto l’ abbandono dello scalo da parte di diverse compagnie, che comporta un isolamento di un intero territorio con ripercussioni anche sul piano occupazionale. La disoccupazione aumenta sempre più. I nostri punti di forza, dalle nostre coste, alle bellezze paesaggistiche-storico-culturali sono poco “utilizzate”, anche a causa della mancanza di una rete fra i diversi comuni.
Serve avere la capacità di saper leggere la complessità dei tempi che viviamo riuscendo a prefigurare il nuovo. Siamo stanchi delle lacrime di coccodrillo di una politica che deve assumersi le sue responsabilità. Bisogna cominciare a dare delle risposte concrete. Speriamo che questa sia la volta buona.
Roberto Ieraci Presidente Associazione Culturale “Nuovi Orizzonti per il Sud”.